Quando un ministro piange in diretta televisiva...

13292
Quando un ministro piange in diretta televisiva...


di Antonio Di Siena


Negli ultimi dieci anni di un Paese a crescita zero, sempre più vecchio e in piena crisi economica e demografica, mi sarebbe tanto piaciuto vedere qualche ministro della Repubblica piangere per la disoccupazione giovanile al 29% (prima del Covid). O per i 2 milioni di giovani emigrati all’estero dal 2008 a oggi. 

E invece niente. 

Ci si commuove per aver regolarizzato una massa enorme di gente che semplicemente non ne aveva diritto. Con un provvedimento che, senza uno straccio di voto parlamentare, fa un favore gigantesco ai grandi latifondisti perché legittima per decreto la schiavitù. Ed espande il welfare di uno Stato già da tempo senza risorse, alimentando ulteriormente una pericolosa guerra fra poveri già in corso. 

Forse queste plateali dimostrazioni di pubblica sensibilità, da parte di chi dice di provenire dalla terra ma è favorevole a CETA e OGM, potranno toccare le corde profonde di qualche anima bella. 

Ma a me, che sono un cinico di merda, fanno venire in mente soltanto che l’ultimo ministro a piangere in diretta Tv fu un’altra brava donna: Elsa Fornero. 

Il resto ve lo ricordate da soli.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Quando il tennis oscura un genocidio di Paolo Desogus Quando il tennis oscura un genocidio

Quando il tennis oscura un genocidio

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Democrazia senza popolo di Michele Blanco Democrazia senza popolo

Democrazia senza popolo

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti