"Riforme" e "politiche economiche virtuose". Il Recovery Fund franco-tedesco è un altro MES?

"Riforme" e "politiche economiche virtuose". Il Recovery Fund franco-tedesco è un altro MES?

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!



di Thomas Fazi 

 

L'argomento del giorno è indubbiamente il documento franco-tedesco - presentato ieri - che propone l'istituzione di un Recovery Fund da 500 miliardi, da raccogliere (nel corso di tre anni) tramite l'emissione da parte della Commissione europea di titoli di debito comune. Quei fondi potranno poi essere versati ai singoli Stati membri sotto forma di trasferimenti dal bilancio europeo (dunque a fondo perduto) e non di prestiti.
 

Tutto bene, dunque? Non necessariamente. Innanzitutto, come abbiamo detto più volte, l'emissione di titoli comuni non rappresenta di per sé un'innovazione rivoluzionaria: già lo fa il Meccanismo europeo di stabilità (MES), per intenderci. Per quanto riguarda la questione dei "trasferimenti a fondo perduto", è presto per cantare vittoria. Se è vero, infatti, che i singoli Stati non saranno chiamati a rimborsare individualmente le somme ricevute, è altrettanto vero che però tutti gli Stati membri saranno chiamati a rimborsare (in base al PIL) il debito comune emesso dalla Commissione.


E questo comporterà ovviamente trasferimenti significativi da parte dei maggiori Stati della UE, inclusa l'Italia, attraverso un maggiore prelievo fiscale. Dunque alla fine, come vale oggi per il bilancio europeo, a determinare se un paese ci avrà guadagnato o meno dal Recovery Fund sarà il saldo finale tra la somma che avrà ricevuto dal fondo in questione e la somma che invece sarà chiamato a metterci dentro.


Tanto per capirci: anche oggi l'Italia riceve finanziamenti "a fondo perduto" dalla UE, ma il suo saldo complessivo è negativo, il che vuol dire che l'Italia versa più soldi di quanti ne riceva dall'Europa.
 

Inoltre i fondi non saranno certo incondizionati: come recita il documento franco-tedesco, i finanziamenti «si baseranno su un chiaro impegno da parte degli Stati membri a perseguire politiche economiche virtuose e un ambizioso programma di riforme». Ora, che "politiche economiche virtuose" sia sinonimo di austerità fiscale e "ambizioso programma di riforme" sia sinonimo di controriforme neoliberiste ormai lo sanno anche i bambini. D'altronde Manfred Weber, capogruppo tedesco del Partito Popolare Europeo (PPE), l'ha detto chiaramente in un'intervista alla Repubblica l'altro giorno: «Siamo disposti ad aiutare finanziariamente l'Italia per evitare l'Italexit, ma vogliamo controllare come Roma usa i soldi».
 

Insomma, a ben vedere questo Recovery Fund - che comunque deve ancora passare per le forche caudine dei paesi del nord - assomiglia tanto al MES.

Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein? di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein?

Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein?

Le "non persone" di Gaza di Paolo Desogus Le "non persone" di Gaza

Le "non persone" di Gaza

Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez di Fabrizio Verde Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez

Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez

Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez di Geraldina Colotti Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez

Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn di Giorgio Cremaschi Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn

Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn

Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio di Marinella Mondaini Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

La mannaia dell'austerity di Giuseppe Giannini La mannaia dell'austerity

La mannaia dell'austerity

Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin di Antonio Di Siena Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin

Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin

20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura di Michelangelo Severgnini 20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura

20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura

LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’  di Andrea Puccio LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’ 

LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’ 

La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute di Giuseppe Masala La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute

La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa" di Paolo Arigotti La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa"

La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa"

Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"? di Michele Blanco Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"?

Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"?

 Gaza. La scorta mediatica  Gaza. La scorta mediatica

Gaza. La scorta mediatica

Il Moribondo contro il Nascente Il Moribondo contro il Nascente

Il Moribondo contro il Nascente

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti