Russia e Cina mettono il veto all'ONU alla risoluzione USA contro il Venezuela

Russia e Cina mettono il veto all'ONU alla risoluzione USA contro il Venezuela

La bozza statunitense chiedeva nuove elezioni presidenziali nel paese latinoamericano, mentre la proposta russa richiedeva il dialogo.

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La bozza di risoluzione sulla situazione in Venezuela presentata dagli Stati Uniti, oggi, è stata bloccata con il veto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
 
La proposta statunitense ha ottenuto il sostegno di nove membri dell'organo più alto delle Nazioni Unite e il voto contro di tre membri, tra i quali quelli permanenti Russia e Cina. Tre astensioni sono state registrate in questo voto.
 

 
"Spettacolo politico"
 
Il testo statunitense chiedeva un processo politico che portasse a nuove elezioni presidenziali sotto osservazione internazionale dichiarando illegittime le elezioni del maggio 2018, insistendo sulla realizzazione di "aiuti" per il paese e di "garantire la sicurezza" dei membri dell'opposizione venezuelana.
 
Il rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, Vasili Nebenzia, ha descritto questo voto come "il culmine di uno" show "politico di Washington, affermando che il suo risultato servirebbe effettivamente a rafforzare i piani degli Stati Uniti.
 
"Gli Stati Uniti sanno bene che [la risoluzione] non ha possibilità di essere approvata", ha detto il diplomatico, aggiungendo che gli Stati Uniti potrebbero procedere a "preparare un intervento reale invece di un intervento umanitario", usando come pretesto la "presunta incapacità del Consiglio di sicurezza" di normalizzare la situazione in Venezuela.
 
Da parte sua, la delegazione cinese ha definito il progetto americano "incoerente" con la sua posizione. "La Cina è contraria alle forze esterne che interferiscono negli affari interni del Venezuela e si oppone all'intervento militare in Venezuela", ha dichiarato Wu Haitao, rappresentante permanente di Pechino presso l'ONU.
 
Rifiuto del progetto russo
 
La Russia aveva presentato allo stesso modo una bozza che non era stata approvata dal più alto organo delle Nazioni Unite in un successivo voto.
 
Quel testo richiedeva il dialogo per risolvere la crisi in Venezuela ed esprimeva "preoccupazione" per le minacce di un intervento militare contro il paese latinoamericano. Proponeva, inoltre, che qualsiasi aiuto umanitario venga attuato"solo con il consenso e su richiesta del governo" del presidente Nicolás Maduro.
 

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