Russia: "Sosteniamo assolutamente il presidente brasiliano Lula da Silva"

2623
Russia: "Sosteniamo assolutamente il presidente brasiliano Lula da Silva"

La Russia prende una forte posizione a favore del governo Lula rispetto a quanto accaduto in Brasile dove i sostenitori dell’ex presidente Bolsonaro hanno invaso i palazzi del potere nella capitale Brasilia, disconoscendo i risultati delle elezioni che hanno assegnato la vittoria a Lula, in un triste remake di quanto accaduto a Capitol Hill negli Stati Uniti quando i sostenitori di Donald Trump inscenarono la stessa azione. 

Il Cremlino ha sottolineato che Mosca condanna "con la massima fermezza" le azioni degli istigatori dei disordini.

"Sosteniamo assolutamente il presidente brasiliano Lula da Silva, sosteniamo le azioni volte a ripristinare l'ordine e la legge nel paese", ha affermato Dmitry Peskov, addetto stampa del presidente della Federazione Russa, osservando che la Russia apprezza molto gli sforzi del leader brasiliano per sviluppare le relazioni bilaterali Russia-Brasile. 

Sulla stessa linea il ministero degli Esteri russo ha condannato gli istigatori delle rivolte in Brasile, ha rilevato l'inammissibilità dei tentativi di violare l'ordine costituzionale del Paese e ha espresso sostegno al presidente Luiz Inacio Lula da Silva, entrato in carica il 1° gennaio.

"Condanniamo fermamente le azioni dei rappresentanti radicali dell'opposizione brasiliana, che l'8 gennaio di quest'anno hanno fatto irruzione negli edifici delle autorità statali situate nella capitale di questo paese", ha dichiarato la rappresentante ufficiale del ministero, Maria Zakharova, in un dichiarazione.

I diplomatici russi hanno espresso fiducia che grazie all'autorità del presidente brasiliano, confermata dai risultati della volontà popolare, e alla sua esperienza nella pubblica amministrazione, sarà possibile superare le conseguenze di quanto accaduto. 

Secondo i media brasiliani i disordini hanno provocato oltre 40 feriti, mentre risultano essere circa 1200 gli arresti effettuati. A causa di quanto avvenuto, il governatore del distretto federale della capitale, Ibanez Rocha, è stato rimosso dalla guida della regione per decisione della Corte Suprema per almeno 90 giorni. Il funzionario è accusato del fatto che le forze dell'ordine a lui subordinate non hanno fermato i pogrom.

È stato inoltre riferito che il tribunale ha ordinato di bloccare gli account degli utenti di una serie di social network per aver diffuso "propaganda antidemocratica".

Secondo AP, le forze dell'ordine brasiliane sono dell'opinione che i manifestanti contassero sulla diffusione dei disordini in tutto il paese. 

Nel frattempo, lo stesso Jair Bolsonaro ha affermato che i rivoltosi a Brasilia avevano violato la legge. Secondo l'ex presidente, le manifestazioni pacifiche fanno parte della democrazia, ma ha definito l’irruzione negli edifici governativi una violazione delle norme esistenti. Bolsonaro si trova attualmente in Florida, negli Stati Uniti. Secondo quanto riferito da O Globo media sarebbe stato ricoverato in ospedale con forti dolori addominali.

Intanto, nella capitale del Brasile è stato introdotto lo stato di emergenza fino alla fine del mese. Fino al 31 gennaio le funzioni di gestione degli enti di pubblica sicurezza saranno assunte dalle autorità federali. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte) di Giuseppe Masala Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Quando il tennis oscura un genocidio di Paolo Desogus Quando il tennis oscura un genocidio

Quando il tennis oscura un genocidio

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

I metodi mafiosi e i servi sciocchi di Michele Blanco I metodi mafiosi e i servi sciocchi

I metodi mafiosi e i servi sciocchi

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti