Senza alcuna legittimità il golpista Guaidó nomina Leopoldo Castillo 'presidente' di TeleSur

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L’illegittima giunta direttiva dell’Assemblea Nazionale (AN) del Venezuela presieduta dal deputato dell'opposizione, Juan Guaidó, ha nominato mercoledì 15 gennaio, in una sessione clandestina fuori dal Palazzo Legislativo, il giornalista Leopoldo Castillo nuovo capo dell’emittente satellitare TeleSur.

 

Con il voto a favore di 92 deputati di un opposizione ormai in frantumi, la giunta direttiva incostituzionale dell'AN ha deciso di collocare Castillo come direttore del canale internazionale e accanto a lui ha nominato Larissa Patiño presunta coordinatrice della Commissione per la ristrutturazione di Telesur.

 

Le auto-designazioni sono state supportate da Guaidó nell'Anfiteatro di El Hatillo, a Caracas, mercoledì pomeriggio, alla presenza del suo gruppo di seguaci politici.

 

Chi sono Castillo e Patiño?

 

Castillo, avvocato e conduttore televisivo venezuelano, attualmente risiede a Miami, negli Stati Uniti.

 

Tuttavia, TeleSUR ricorda anche che Castillo è stato ambasciatore venezuelano in El Salvador nel 1980 e ha partecipato attivamente all'Operazione Centauro, un "piano per l'eliminazione fisica di un gruppo di religiosi del paese", per questo motivo il comunicatore è anche noto tra alcuni settori della sinistra con il soprannome "El Matacuras".

 

Mentre Larissa Patiño è una ex dirigente del canale di opposizione RCTV che ebbe un ruolo di primo piano nel golpe contro Hugo Chavez del 2002. 

 

In un comunicato emesso da TeleSur, l’emittente afferma che "è ancora una volta minacciata" da coloro che vogliono "rapirla" e "tagliare" la piattaforma di comunicazione "in nome della libertà di espressione".

 

Segnalando che queste azioni intendono “ritornare ai tempi del silenzio e dell'invisibilità di coloro che rivendicano i loro diritti e lottano per un mondo migliore".

 

Le mani di Guaidó sulle imprese internazionali del Venezuela

 

È curioso l'interesse di Guaidó di assumere il controllo delle società internazionali che appartengono al Venezuela, tenendo conto del fatto che è accusato di aver rubato 800 milioni di dollari dai fondi appartenenti alla Citgo di proprietà statale, una controllata di Petróleos de Venezuela (PDVSA), e Monómeros, società che a tempo di record sono state portate al fallimento e depauperate rubandone tutti i fondi, secondo il ministro della Comunicazione, Jorge Rodríguez, in una denuncia presentata nel giugno 2019.

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