Senza Euro l'Italia sarebbe come il Giappone. La mezza conversione di Alesina e Giavazzi

86742
Senza Euro l'Italia sarebbe come il Giappone. La mezza conversione di Alesina e Giavazzi



di Giuseppe Masala*
 

Articolo interessante di Giavazzi e Alesina sul Corriere della Sera di ieri. Interessante perché nella narrazione economara (non crederete di capire davvero di sostenibilità del debito pubblico perché ripetete a pappardella le sciocchezze che vi propinano da trenta anni sul rapporto debito/pil?) finalmente viene introdotto il concetto di "debito estero" ammettendo che l'Italia ha una Posizione Finanziaria Netta in sostanziale pareggio come vado a dire (umilmente) io da qualche anno. Cito testualmente il duo bocconiano: «L’Italia non ha un debito estero netto perché i prestiti che Stato e aziende private hanno contratto fuori dall’italia sono compensati da altrettanti titoli esteri acquistati dalle famiglie e dalle nostre banche. Basterebbe azzerare queste posizioni — cioè vendere i titoli esteri che possediamo e ricomprarci i Btp detenuti all’estero — per diventare il Giappone. A quel punto potremmo permetterci di aumentare la spesa pubblica e al tempo stesso ridurre le tasse, lasciando crescere il debito» . E poi ancora: «Tutto ciò è possibile, ma vorrebbe dire uscire dall’euro che è nato per fare il contrario: integrare i mercati dei capitali dell’Eurozona e diversificare il rischio distribuendolo nell’area».


Dunque i due finalmente ammettono che la chiave di volta per capire la reale situazione della nostra condizione finanziaria è quella di valutare correttamente la situazione dei conti con l'estero (Bilancia Commerciale, Saldo delle Partite Correnti e Posizione Finanziaria Netta) al secondo punto, correttamente, sostengono che 1) ricreare le condizioni degli anni 70/80 del secolo scorso per riportare in patria i capitali allocati all'estero significa uscire dall'Euro (verissimo) e con serafica tautologia inoltre sostengono (2) che l'Euro è nato con l'unico scopo di diversificare il rischio al quale sono esposti i capitali grazie alla libera circolazione dei capitali all'interno dell'area euro. Ah? L'Euro sarebbe nato con questo unico scopo? Quello di diversificare il rischio? Non per garantire la crescita dell'area? Non per evitare pericolose guerre commerciali fatte di dazi e svalutazioni competitive ma in un quadro di crescita e cooperazione tra stati in tutta l'area? Bene, allora cari Chiarissimi Professori voi state dicendo che abbiamo smantellato l'industria pubblica (con relativa deindustrializzazione) e svenduto gli assets bancari pubblici solo per consentire ai nostri capitalisti di investire all'estero legalmente? Voi state dicendo che abbiamo accettato una politica monetaria di deflazione istituzionalizzata solo perché Agnelli possa portare i suoi danari (poi ci sarebbe da dire anche sull'aggettivo possessivo appropriato) in Lussemburgo? E tutto questo per ottenere il risultato straordinario di aver ridotto l'area economica più ricca e istruita del mondo in una zona a rischio caduta nel secondo mondo a causa dell'assenza di investimenti in ricerca che l'hanno tagliata fuori dalla Rivoluzione Digitale in corso? Ci sarebbe inoltre da dire che i capitali italiani investiti in altri paesi dell'area sono sottoposti ad una tosatura che di fatto è una patrimoniale imposta da stati esteri a causa di tassi reali negativi: effetti paradossali.


In pratica cari ed illustri Professori ci state spiegando che abbiamo preso la fregatura del millennio? Poi molto altro ci sarebbe da dire sull'autolesionismo della Germania guidata dalla Merkel.

*post Facebook del 25/04/2019

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Ventotene e dintorni di Alessandro Mariani Ventotene e dintorni

Ventotene e dintorni

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

Il Poker delle monete è allo “stallo messicano" di Giuseppe Masala Il Poker delle monete è allo “stallo messicano"

Il Poker delle monete è allo “stallo messicano"

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione» di Francesco Erspamer  Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa di Geraldina Colotti L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest? di Francesco Santoianni Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

La nuova Bucha di Zelensky di Marinella Mondaini La nuova Bucha di Zelensky

La nuova Bucha di Zelensky

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza di Giuseppe Giannini La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

Il caso Hannibal Gheddafi sta raggiungendo un punto critico di Michelangelo Severgnini Il caso Hannibal Gheddafi sta raggiungendo un punto critico

Il caso Hannibal Gheddafi sta raggiungendo un punto critico

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti