Slai Cobas. A Napoli, i giudici puniscono i lavoratori nonostante le "censure" della Cassazione
La corte d’appello di Napoli penalizza i lavoratori a favore delle aziende? Questa la domanda che arrovella le menti dei sindacati di base viste anche le sentenze della Cassazione su Comdata srl e della Vadofone-Omnitel terziarizzazioni ma, soprattutto, per il trasferimento del 2008 di 316 lavoratori dalla Fiat di Pomigliano, per la maggior parte iscritti al sindacato di base, al polo logistico di Nola.
Cosa succede alla Corte d'appello di Napoli? Si chiede lo Slai Cobas. Sicuramente è qualcosa che va oltre quello che potrebbe essere un indirizzo neoliberista dei giudici. Resta però il fatto che, negli ultimi anni, come è stato denunciato in questo articolo[1], circa un anno fa, da Ciro Crescentini, troppe le sentenze a favore delle aziende e contro i lavoratori. In questo meccanismo giudiziario perverso accade però che la Cassazione rigetti sistematicamente le sentenze dei giudici napoletani.
Come hanno spiegato all'Antidiplomatico gli esponenti dello Slai Cobas ci sono "sentenze dei giudici di secondo grado del Tribunale di Napoli conseguentemente cassate dalla Corte di Cassazione che reinvia i contenziosi giudiziali alla Corte di Appello partenopea disponendo che quest’ultima, e in diversa composizione del precedente collegio giudicante, proceda a nuovi giudizi e sentenze tenuto conto che le precedenti erano rese con interpretazioni limitative delle normative nazionali ed europee e/o ignorando le stesse."
Si riferiscono alle sentenze della Cassazione Comdata srl e della Vadofone-Omnitel terziarizzazioni ma, soprattutto, al trasferimento del 2008 di 316 lavoratori dalla Fiat di Pomigliano, per la maggior parte iscritti al sindacato di base, al polo logistico di Nola.
In un'intervista che realizzammo il 28 gennaio 2020, con Vittorio Granillo e Mara Malavenda del Coordinamento provinciale dello Slai Cobas, spiegarono[2] come, addirittura, nella sua sentenza la Cassazione ribaltando quella del Tribunale di Napoli( secondo la quale non c'era stata discriminazione da parte del Lingotto), precisò che "era fuorilegge perché violava il diritto antidiscriminatorio europeo".
La sentenza definitiva sul caso sarà emessa dalla Corte d'Appello di Napoli l'8 Febbraio 2022.
Intanto, dallo Slai Cobas ricordano che "domani alla Corte di Appello di Napoli su ricorso FCA si terra il giudizio sulla precedente sentenza di primo grado del Giudice del Lavoro che dava ragione a 23 lavoratori trasferiti da Pomigliano a Nola condannando l’azienda al risarcimento del danno economico subito dai lavoratori. Come sindacato non abbasseremo la guardia!"
[1] https://www.ildesk.it/in-primo-piano/napoli-giustizia-di-classe-tante-cause-vinte-dalle-imprese-e-troppe-sconfitte-per-i-lavoratori-subito-gli-ispettori-in-tribunale/
[2] https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-slai_cobas_sentenza_della_cassazione_segna_una_svolta_sulle_discriminazioni_sindacali_silenzio_da_parte_di_sinistra_e_sindacati_confederali_e_di_base/82_32818/