STUDIO MRC - Soros ha influenzato 253 gruppi mediatici "donando" 131 milioni di dollari a organizzazioni collegate

STUDIO MRC - Soros ha influenzato 253 gruppi mediatici "donando" 131 milioni di dollari a organizzazioni collegate

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Secondo un nuovo studio condotto da MRC Business, il miliardario liberal/liberista George Soros è legato ad alcune delle figure mediatiche più influenti negli Stati Uniti e all'estero attraverso i finanziamenti che elargisce a gruppi a loro affiliati.

Un rapporto di MRC Business, parte del conservatore Media Research Center, ha rilevato che 253 gruppi mediatici in tutto il mondo, tra cui almeno 54 figure giornalistiche, sono legati a George Soros attraverso il denaro che il miliardario dona a varie organizzazioni che hanno legami con loro.

Secondo gli autori dello studio, Joseph Vazquez e Dan Schneider, gli oltre 32 miliardi di dollari che il miliardario George Soros ha investito nelle sue organizzazioni per propagandare i suoi piani su aborto, economia, LGBT e altre questioni in tutto il mondo "hanno dato i loro frutti".

Inoltre, gli autori sostengono che i finanziamenti di Soros "lo hanno aiutato a stabilire legami con alcune delle più importanti personalità dei media negli Stati Uniti e all'estero, contribuendo a indottrinare quotidianamente milioni di persone con le sue opinioni". MRC Business ha individuato almeno 54 figure di spicco dei media (conduttori, editorialisti, redattori, dirigenti di testate giornalistiche e giornalisti) che sono legate a Soros attraverso i loro legami con le organizzazioni da lui finanziate. Tra questi, personalità come Lester Holt, conduttore di NBC Nightly News, e Sally Buzbee, caporedattrice del Washington Post.

Secondo gli analisti, i beneficiari includono giornalisti e uomini d'affari di CNN, CBS, NBC, NPR, Washington Post, ABC, CBS, Bloomberg News, Reuters e New York Times, tra gli altri.

Secondo una ricerca di MRC Business, Soros ha erogato almeno 131 milioni di dollari tra il 2016 e il 2020 attraverso varie organizzazioni per influenzare i gruppi mediatici. "Questa rete di legami con i media permette a Soros di avere una notevole influenza sulle storie che i media trattano, su come le trattano e su quali storie non trattano".

Inoltre, il rapporto ricorda che nel 2019 il magnate ha dichiarato al New York Times che stava lavorando per "piegare" l'arco della storia "nella giusta direzione" e che stava usando la sua influenza sui media per raggiungere questo obiettivo.

Molte figure dei media sono legate a Soros attraverso il Committee to Protect Journalists (CPJ), che ha ricevuto 2,7 milioni da gruppi sostenuti da Soros. Winkler Holt, Buzbee e Amanpour sono tra i membri del consiglio di amministrazione del CPJ.

Il MRC ha trovato esempi di diversi membri del consiglio di amministrazione del CPJ che difendono Soros nei loro servizi giornalistici, sia in modo sottile che aggressivo.

Non tutti i pesi massimi dei media legati al denaro di Soros sono davanti alla telecamera. Il presidente di NBCUniversal News Group Cesar Conde, che dirige NBC News, MSNBC e CNBC, è anch'egli legato ai soldi di Soros attraverso l'Aspen Institute, che ha assegnato al capo della NBC la sua Henry Crown Fellowship. Secondo lo studio, i gruppi di Soros hanno donato più di 1,1 milioni di dollari all'Aspen Institute tra il 2016 e il 2020.

Anche i giornalisti e i dirigenti dell'industria dell'informazione che ricoprono ruoli presso il Marshall Project e ProPublica sono legati ai finanziamenti di Soros: entrambi i gruppi hanno ricevuto più di 1,2 milioni di dollari dal miliardario di estrema sinistra dal 2016 al 2020.

Secondo lo studio, anche la National Public Radio e PolitiFact sono almeno parzialmente finanziati da gruppi sostenuti da Soros.

La Russia ha commentato la vicenda tramite la la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, che ha definito il rapporto "un'esplosione nucleare" per gli Stati Uniti. 

“Se viene dimostrato che i media mainstream statunitensi hanno ricevuto denaro e di conseguenza hanno modificato la presentazione di talune informazioni, allora tutta la democrazia negli Stati Uniti viene avvolta nella sua Costituzione e gettata nella pattumiera della storia", ha scritto la portavoce sul suo canale Telegram.

In questo senso, ha ricordato che è Washington che "sempre" ha insistito sul fatto che la libertà e l'imparzialità dei media è il pilastro della struttura democratica dello Stato.

Non sono stati solo i media a beneficiare della “generosità” di Soros. Le sue donazioni sono andate anche a finanziare l’l'establishment democratico. Per le elezioni di midterm dello scorso anno, le campagne dei candidati filogovernativi hanno ricevuto 170 milioni di dollari di finanziamenti, secondo quanto riferito dall’emittente CNBC.

Le donazioni state effettuate anche attraverso l'Open Society Policy Center, che ha donato 138 milioni di dollari. Si tratta di un'organizzazione no-profit che fa parte della rete Open Society Foundations, fondata da Soros, e di cui due figli del miliardario fanno parte del consiglio di amministrazione.

Secondo la pubblicazione, la maggior parte delle donazioni personali di Soros nel corso del 2022 sono state effettuate attraverso due comitati di azione politica (PAC), che possono raccogliere e spendere una quantità illimitata di denaro. Si tratta di Democracy PAC e Democracy PAC II, che fanno capo ad Alexander Soros, figlio del magnate. Entrambi i PAC hanno fatto milioni di donazioni a organizzazioni che hanno lavorato per le campagne dei candidati democratici.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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