Sul silenzio assordante dei pestaggi dei lavoratori FEDEX

1902
Sul silenzio assordante dei pestaggi dei lavoratori FEDEX

La notizia dei pestaggi ai danni degli operai di una ditta del lodigiano che lavora per Fedex-TNT non va sottovalutata o considerata come un semplice episodio. Mi pare infatti si iscriva nell'attuale contesto di deterioramento dell'attività sindacale e della sempre più forte insofferenza da parte del padronato industriale verso le rivendicazioni che arrivano dal basso e che in sindacati confederali non riescono a riassorbire e non di rado, spiace dirlo, ad annacquare.
 
Si tratta dell'onda lunga del marchionismo, ovvero della lotta senza quartiere contro i lavoratori e i loro diritti, alimentata non solo dalle associazioni delle imprese, ma anche dalla politica che coltiva da anni il mito dell'imprenditore buono portatore di progresso, i cui interessi particolari debbono essere eletti a istanze generali per il bene del paese e dell'economia nazionale.
 
Oltre alla regressione della vita sindacale, c'è un'altra questione che va presa in esame. Per il momento si tratta solo di un timore non suffragato da prove sufficientemente solide per dare luogo a un giudizio netto. Mi riferisco alla saldatura che negli ultimi tempi si sta verificando tra la destra reazionaria e l'establishment neoliberista, il quale ha in larga parte colonizzato il Partito democratico, ma che da un po' di tempo a questa parte mira a riposizionarsi sul fronte opposto, dove del resto conserva un forte presidio nella Lega di Salvini. In vista delle elezioni questa convergenza potrebbe diventare strutturale e consolidarsi ulteriormente con il partito di Giorgia Meloni.
 
Fratelli d'Italia è del resto un partito privo di una piattaforma politica e di un gruppo dirigente di livello nazionale. È un partito post missino che vagheggia un ritorno al pensiero di Almirante, ma possiede solo parzialmente le qualità intellettuali e politiche per ritradurre quel pensiero nell’attuale contesto economico e sociale. Sul piano ideologico una vittoria di FdI porterebbe certamente alla ribalta vecchi temi propagandistici o ispirati a un moralismo becero e stupido, votato all'omofobia, a rigurgiti machisti e a un nazionalismo sguaiato e burino.
 
Se questo scenario provoca orrore, è lecito aspettarsi anche di peggio. FdI ha tutte le carte in regola per e farsi interprete del marchionismo e sostenere l'opera di distruzione definitiva delle istanze sindacali fiancheggiando quel mondo dell'impresa che intende sbarazzarsi anche con le cattive di chi osa far valere il diritto allo sciopero. Se Almirante appartiene al passato, Marchionne vive ancora nei cuori di molti imprenditori del nord pronti a passare alla destra meloniana.
 
Ripeto, è un timore, ma dato che la crisi democratica italiana ha ormai superato il livello di guardia, varrebbe la pena che si prendesse in considerazione l'ipotesi di una regressione verso un'Italia delle due M: Marchionne-Meloni.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia. di Giuseppe Masala Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Basta che se ne parli di Francesco Erspamer  Basta che se ne parli

Basta che se ne parli

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa di Geraldina Colotti L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest? di Francesco Santoianni Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

La nuova Bucha di Zelensky di Marinella Mondaini La nuova Bucha di Zelensky

La nuova Bucha di Zelensky

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza di Giuseppe Giannini La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS di Michelangelo Severgnini Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS

Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Mattarella firma la legge liberticida di Michele Blanco Mattarella firma la legge liberticida

Mattarella firma la legge liberticida

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti