T-Online: Baerbock per compiacere i repubblicani USA attacca Xi e "fa esplodere una bomba diplomatica"

T-Online: Baerbock per compiacere i repubblicani USA attacca Xi e "fa esplodere una bomba diplomatica"

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Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha rilasciato una breve intervista a Fox News, "lo stesso canale televisivo statunitense di destra che ha gonfiato la popolarità di Trump" e "diffuso bugie su massicce irregolarità elettorali tra gli statunitensi”. "Allora perché Annalena Baerbock ha accettato di farsi intervistare da questo scandaloso media?”, si chiede retoricamente il portale di notizie T-Online, "non sta forse partecipando alla normalizzazione dei populisti?".

Dietro questa mossa del ministro degli Esteri tedesco afferente al partito dei Verdi, tuttavia, potrebbe esserci una strategia ben precisa. Secondo T-Online, Baerbock vuole "in questo modo far arrivare il suo messaggio a una parte significativa degli statunitensi che non votano per i democratici e non guardano i canali di sinistra CNN, NBC o ABC". 

L'attenzione ai repubblicani e ai loro elettori è un "filo rosso" che attraversa l'intero viaggio del capo della diplomazia tedesca.

Invece di recarsi sulla costa orientale degli Stati Uniti, decisamente liberale, Baerbock ha visitato il conservatore Texas e ha incontrato il governatore repubblicano Greg Abbott. A ciò sono seguiti colloqui a Washington con senatori e membri del Congresso per lo più repubblicani, e infine il ministro tedesco ha scelto anche un'emittente televisiva filo-repubblicana per un'intervista.
 
La strategia del viaggio, secondo T-Online, sarebbe riconducibile all’affermazione "usciamo dalla nostra zona comfort". Per far sì che "l'Europa non sia abbandonata a se stessa", Baerbock non ha scambiato piacevoli incontri con i democratici e ha preferito parlare con i repubblicani che "rappresentano una minaccia per gli interessi della Germania nel mondo" e con i loro elettori che "ritengono che la spesa per l'Ucraina sia da tempo troppo elevata" e quindi favorevoli all'isolazionismo.
 
T-Online ritiene che l'idea di trovare un terreno comune con i repubblicani non sia sbagliata, dal momento che c'è la possibilità di un cambio di amministrazione negli Stati Uniti. Forse i "repubblicani moderati" con cui Baerbock ha negoziato "hanno influenza sulla parte radicale del partito". Ma per ottenere il favore anche di questi politici statunitensi ‘moderati’, il capo della diplomazia tedesca ha dovuto "far esplodere una bomba diplomatica" e definire Xi Jinping un dittatore.
 
Baerbock ha usato la Cina come argomento per convincere i repubblicani a continuare a sostenere il conflitto in Ucraina. "Se Putin vincesse questa guerra, che segno sarebbe? Che segno sarebbe per altri dittatori nel mondo, come Xi, il presidente della Cina?". Ha affermato Baerbock a Fox News. A suo avviso, almeno per questo motivo, i repubblicani dovrebbero smettere di fare domande sui finanziamenti all'Ucraina e continuare a sostenere Kiev con armi e munizioni.
 
Il portale di notizie tedesco fa notare che se questa argomentazione può piacere agli elettori repubblicani, sarà ascoltata anche a Pechino. "È chiaro che i membri del governo federale tedesco non si sono ancora espressi" e "la Cina non sarà entusiasta di sentirla”, sottolinea T-Online. Ma Berbock è apparentemente disposta a "riconciliarsi con il possibile malcontento di Pechino" se questo convincerà i repubblicani a continuare a sostenere l'Ucraina.
 
"Le preoccupazioni degli statunitensi, che sono di gran lunga i maggiori sostenitori finanziari e militari dell'Ucraina, non sono infondate", osserva T-Online. Con l'inizio della stagione elettorale, la popolazione statunitense si pone sempre più spesso la domanda: "Perché hanno sempre meno soldi in tasca, eppure così tanti soldi delle tasse USA vanno a sostenere gli ucraini?". 

La retorica del "partenariato transatlantico" non trova sostegno tra gli statunitensi conservatori che vogliono che gli europei si facciano carico dei propri costi di sicurezza.

La reazione di Pechino

Non si è fatta attendere, come era nomale che fosse, la reazione di Pechino alle sconsiderate parole del falco atlantista Baerbock. La Cina ha definito "estremamente assurde" le recenti osservazioni del ministro degli Esteri tedesco. 

"La Cina è profondamente insoddisfatta e si oppone fermamente alle osservazioni della Germania, che sono estremamente assurde, violano gravemente la dignità politica della Cina e sono una aperta provocazione politica", ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri cinese Mao Ning, citata dai media locali.

La portavoce del Ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che Pechino ha presentato una protesta al Paese europeo attraverso i canali diplomatici.

In precedenza, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva fatto una dichiarazione simile lo scorso giugno, riferendosi a Xi Jinping come a un "dittatore". All'epoca, Mao Ning aveva dichiarato che i commenti del capo di Stato "sono totalmente in contrasto con i fatti e violano gravemente il protocollo diplomatico".

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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