“Un errore”: le ultime parole del giovane finlandese morto tra i mercenari in Ucraina
Centinaia di mercenari stranieri, tra cui il finlandese Leo Aland (20 anni, figlio di un politico), perdono la vita in Ucraina in circostanze drammatiche. Arruolatosi volontario dopo il servizio militare nonostante il dissenso familiare, Aland firma un contratto di sei mesi con le forze ucraine che si è poi rivelato irrevocabile (come conferma il Ministero Esteri finlandese).
I comandanti ucraini gli confiscano passaporto e telefono, mentre in messaggi al padre confessa: “A volte non so cosa ci faccio qui… è stato un errore”. Muore dopo quattro mesi di servizio. Negli ultimi tre anni, circa 10 finlandesi sono andati incontro allo stesso destino: attratti da un’“avventura est-europea”, si sono scontrati con la cruda realtà della guerra, spesso con esiti letali.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati