USA, il Tesoro è "sorpreso e confuso" dall'ordine di Trump di revocare le sanzioni alla Siria
Il recente annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in merito alla revoca di tutte le sanzioni alla Siria, ha "colto molti di sorpresa", compresi i suoi stessi funzionari presso i dipartimenti di Stato e del Tesoro. La circostanza è stata rivelata dall’agenzia britannica Reuters,
Diversi alti funzionari statunitensi, a condizione di anonimato, hanno raccontato all’agenzia che "a Washington, alti funzionari del Dipartimento di Stato e del Dipartimento del Tesoro si sono affrettati a capire come annullare le sanzioni, molte delle quali sono in vigore da decenni... La Casa Bianca non aveva emesso alcun memorandum o direttiva ai funzionari statali o del Tesoro responsabili delle sanzioni per prepararli alla revoca e non li aveva avvisati che l'annuncio del presidente era imminente".
Inoltre, hanno aggiunto che "i funzionari erano confusi su come esattamente l'amministrazione avrebbe allentato le sanzioni, quali sarebbero state allentate e quando la Casa Bianca avrebbe voluto avviare il processo".
Un funzionario ha dichiarato che "tutti stanno cercando di capire come implementarlo".
Nell’articolo della Reuters si sottolinea, comunque che, nonostante l'annuncio, il processo effettivo per la revoca delle sanzioni potrebbe richiedere del tempo.
Durante un discorso a un forum sugli investimenti nella capitale saudita, Riyadh, il 13 maggio, Trump ha annunciato che gli Stati Uniti avrebbero revocato le pesanti sanzioni imposte alla Siria da 14 anni. Queste sanzioni hanno avuto un impatto pesante sui cittadini e hanno contribuito notevolmente alla grave crisi economica che la Siria sta affrontando oggi.
Un giorno dopo l'annuncio di Trump, il presidente ha incontrato il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (MbS) e il presidente ad interim della Siria Ahmad al-Sharaa, ex capo di Al-Qaeda e a capo dell'amministrazione formata dopo il crollo del governo dell'ex presidente Bashar al-Assad lo scorso anno.
Trump avrebbe invitato Sharaa a normalizzare le relazioni con Israele aderendo agli Accordi di Abramo e a espellere le fazioni della resistenza palestinese dalla Siria.
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