Varoufakis a Radio Popolare: “Draghi al servizio di Bruxelles, ogni democratico dovrebbe dire di no”

23127
Varoufakis a Radio Popolare: “Draghi al servizio di Bruxelles, ogni democratico dovrebbe dire di no”

 

"Personalmente ricordo bene quando Draghi è stato decisivo nella chiusura dei bancomat in Grecia, così da impedire che il popolo greco decidesse liberamente nel referendum in cui si decideva la posizione da tenere nei confronti di Bruxelles. Penso che ogni democratico in Italia debba opporsi al suo governo." Così, l'ex ministro delle Finanze greco in un periodo di grave crisi per il suo paese con i continui ricatti della Troika, Yanis Varoufakis ha commentato la nomina di Mario Draghi alla Presidenza del Cosniglio in Italia.

Segue l'intervista di Varoufakis concessa ad Alessandro Gilioli per Radio Popolare.

Lei ha conosciuto molto bene Draghi quando era ministro delle finanze in Grecia. Ci può dire che impressione le ha fatto dal punto di vista umano, ma soprattutto dal punto di vista della sua visione politica?

Umanamente Draghi è come tutti gli altri a Bruxelles e Francoforte, almeno per come lo ricordo all’Eurogruppo. Politicamente è al servizio dell’ordine finanziario. Tecnicamente è molto capace, e ha mostrato grandi capacità di capire cosa va bene e cosa no nella logica del servizio all’ordine finanziario e all’establishment. In questo senso è il premier ideale per l’Italia, se quello che voi veramente volete è implementare le politiche di Bruxelles e Berlino, e di fingere che il Recovery Fund è veramente la salvezza dell’Italia. Mentre non è altro che un pacchetto di debiti.

Quindi lei ritiene che abbiano ragione quelli che dicono che in Italia non abbiamo la Troika, perché ce la siamo fatta da soli. È Draghi stesso la Troika in casa?

Non sarebbe la prima volta, è già successo con Mario Monti, un altro uomo intelligente il cui governo tecnico ha agito come voleva la Troika, altrimenti sarebbe arrivata la Troika vera e propria. E’ così che che le cose funzionano nell’Eurozona, specialmente nei paesi vicini alla bancarotta, quelli che non sono sostenibili all’interno di questa unione monetaria, dove le decisioni politiche vengono dettate dall’estero, dai centri del potere finanziario e con il supporto entusiasta delle oligarchie locali, greche o italiane che siano, contro la grande maggioranza delle persone, del popolo.

D’altra parte molte persone esaltano la competenza di Mario Draghi. Molti dicono “è così qualificato, competente, prestigioso. Molto meglio del ceto politico che finora abbiamo visto in Italia”.

Indubbiamente Draghi è intelligente e molto competente, molto bravo a raggiungere i suoi obiettivi. la grande tragedia del popolo italiano è che i suoi obiettivi sono nemici degli interessi della grande maggioranza degli italiani.

Un’altra domanda che tutti si fanno è che cosa farà Draghi. Se è di destra o di sinistra. Se toccherà le pensioni, se toccherà il welfare. Se darà soldi alle aziende e come spenderà i soldi del Recovery Fund. Lei cosa ne pensa?

Draghi non sarà autonomo, come non lo era l’ex premier Monti. Dovrà riferire a partiti che ormai sono degli zombie ma soprattutto a Bruxelles e Berlino. Potrebbe anche avere una sembianza abbastanza keynesiana e socialdemocratica, in pubblico magari incolperà perfino Bruxelles, Francoforte e Berlino di non sostenerlo abbastanza, ma eseguirà tutti i loro imperativi.

Se lei fosse un membro del Parlamento italiano e si trovasse di fronte all’alternativa tra Draghi e le elezioni, nelle quali probabilmente vincerebbe l’estrema destra, lei cosa farebbe?

Come democratico, voterei sempre contro un tecnocrate come Mario Draghi, è essenziale che noi difendiamo il diritto delle persone di scegliere chi le governa. E oltre a questo devo dire che personalmente ricordo bene quando Draghi è stato decisivo nella chiusura dei bancomat in Grecia, così da impedire che il popolo greco decidesse liberamente nel referendum in cui si decideva la posizione da tenere nei confronti di Bruxelles. Penso che ogni democratico in Italia debba opporsi al suo governo.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Sempre peggio! di Michele Blanco Sempre peggio!

Sempre peggio!

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti