Vincenzo Costa - Il nemico numero uno della pace

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Vincenzo Costa - Il nemico numero uno della pace

 


Pubblichiamo due post apparsi sulla sua pagina Facebook del Prof. Vincenzo Costa che sintetizzano alla perfezione la bassezza della narrazione occidentale del massacro in corso a Gaza. 

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di Vincenzo Costa


La cosa peggiore per la pace è affrontare i problemi con il moralismo e appellandosi ai buoni sentimenti.

È un atteggiamento caratteristico della nostra cultura, che ama la politica dello struzzo. Una sorta di illuminismo a luci colorate, un uso sdolcinato della ragione. Da una parte è inutile, ma dall'altro è parte del male, perché impedisce di affrontare i problemi.

È un atteggiamento che domina le nuove generazioni, ed è difficile che cambino. Avremo un paio di generazioni ottuse. Non voglio offendere nessuno, ma neanche mi interessa avere le simpatie di nessuno.

Non è neanche illuminismo, non è uso della ragione. È semplice non prendere posizione, generalmente piaggeria.

La ragione è un'altra cosa: è capire che cosa c'è dietro il dolore, che cosa genera il conflitto, che cosa lo rende inevitabile.

Volemose bene è la melassa di una cultura in cui non si pensa più, divenuta manfrina.

Se uno prova a mettere dei video dei bambini squartati dalle bombe israeliane in un secondo FB li censura.

L'orrore e il genocidio devono restare nascosti.

Questo avviene nelle democrazie baluardo del bene, nel mondo "libero".

Tutto il resto del mondo però le sta vedendo.

Ma qui ci sono idioti che ancora credono che siamo nel mondo libero.

La democrazia è finita da un pezzo. L'impero della menzogna siamo, nulla di più.

Se sappiamo qualcosa è solo grazie ad al jazeera, Telegram. E voi parlate ancora di sfera pubblica, di Habermas.

Vivete in un mondo di cartapesta

Vincenzo Costa

Vincenzo Costa

Vincenzo Costa è professore ordinario alla Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, dove insegna Fenomenologia (triennale) e Fenomenologia dell’esperienza (biennio magistrale). Ha scritto molti saggi in italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo, apparsi in numerose riviste e libri collettanei. Ha pubblicato 20 volumi, editato e co-editato molte traduzioni e volumi collettivi. Il suo ultimo lavoro è Psicologia fenomenologica (Els, Brescia 2018).

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