Wagner e migranti. Cosa ha detto (realmente) il fondatore Prigozin al governo italiano

21519
Wagner e migranti. Cosa ha detto (realmente) il fondatore Prigozin al governo italiano

 

Prigozin, il fondatore del gruppo Wagner, non è di certo un diplomatico, ma quando si ricorre al linguaggio crudo e popolare per far capire le cose, allora chissà perché si viene ascoltati con particolare interesse. Prigozin ha centrato il bersaglio, dando una valutazione precisa e senza sconti della persona che si è resa responsabile delle ampiamente note pesanti accuse - senza prove e senza senso. La persona in questione è il ministro Crosetto, sostenuto anche da Antonio Tajani, secondo i quali “dietro l’arrivo in Italia dei migranti dall’Africa ci sono i mercenari del gruppo Wagner”.

Ma non solo, e vergogna doppia, anche Luciano Violante denuncia senza alcun fondamento questa tesi di Crosetto, lasciando intendere che questa è la “nuova strategia bellica del Cremlino”: “I migranti partono dalle zone controllate dalla Wagner quindi è difficile che loro non sappiano o non consentano questi sbarchi”, quando la conduttrice chiede se c’è un filo che parte da Mosca, arriva in Africa e risale sul Mediterraneo, Violante risponde: “Può farsi che questo filo parta direttamente da Mosca, perché non c’è bisogno di tante invenzioni, se vuoi danneggiare l’Italia e hai uno strumento in mano, lo usi ... basta lasciarli partire”.

Evidentemente in Italia hanno passato ogni linea rossa possibile, basti ricordare l'epiteto “maiale” affibbiato a Vladimir Putin, uscito dalla mente insana di un certo “ministro degli esteri” … Perciò è inutile che i giornalai venduti si lamentino della risposta dei russi e si sforzino di difendersi, agitando lo spauracchio: “il gruppo Wagner è contro il governo italiano”.

La parola, usata da Prigozin, oggetto di tanto scandalo e riprovazione su tutti i giornali italiani è “mudàk”, un termine intraducibile, che possiede un’etimologia complessa. In antico slavo significava “scroto con i testicoli”, in seguito anche lo stesso organo riproduttivo maschile, rappresentava la grande “misura” delle doti naturali come sinonimo di “forza di un uomo”. In alcune zone della Russia “mudak” significava “il maschio della pecora”. Col tempo però la parola “mudak” ha acquisito una connotazione completamente negativa e ha cominciato a significare una persona inidonea, cioè col cervello “difettoso”, un’“insufficienza mentale”, nonostante le misure straordinarie del suo apparato genitale. A tal proposito viene in mente il proverbio popolare russo “se c’è la forza, non c’è bisogno del cervello”, qui inteso come intelligenza. Vi era anche la variante “mudjò”, cioè una persona molto negativa. Oggi è una parolaccia, fortemente offensiva verso l’uomo a cui è rivolta. Non si usa per definire una donna.

I vocabolari russi la definiscono una parola “scurrile”, “offensiva”, che non rientra nella grammatica normativa. Per rendere appieno il suo significato in italiano, va spiegata con alcune parole: “vile, basso, bastardo, ottuso, stupido, una nullità, un uomo con il cervello bacato che causa problemi agli altri”.

Non è un caso forse che sui social russi gli utenti scrivano che è la parola che ben si adatta ai politici occidentali.

Bisogna aggiungere che Prigozin alla parola “mudak” ha aggiunto anche “pizdobol”, cioè un contaballe, uno che inganna, raccontando menzogne.

Vi traduco la sua accalorata risposta al ministro italiano: “Prima ci definivano "PMC" Wagner, poi siamo stati definiti “Gruppo” e poi siamo diventati “Divisione Wagner”. Bene, allora questa “Divisione Wagner” sta pronunciando la parola Italia adesso in questa risposta, per la prima volta dopo tanti, tanti anni. Noi non sappiamo cosa succede nella crisi migratoria, non ce ne occupiamo, ne abbiamo già abbastanza di nostre cose a cui pensare, perciò si può affermare con sicurezza solo una cosa: che Guido Crosetto è un “mudak e pizdobol” completo, che guardi meno agli altri e guardi invece se stesso e i suoi problemi, che a quanto pare ha perso l’occasione di risolvere”


--------

PER APPROFONDIRE:

"Il conflitto russo ucraino: l'imperialismo Usa alla conquista dell'Europa"
di Giulio Palermo



ACQUISTALO ORA

Marinella Mondaini

Marinella Mondaini

Scrittrice, giornalista, traduttrice. Vive e lavora a Mosca

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Loretta Napoleoni - HTS e le incognite sul futuro della Siria di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - HTS e le incognite sul futuro della Siria

Loretta Napoleoni - HTS e le incognite sul futuro della Siria

Trump, la NATO e cosa aspettarsi in Europa di Giuseppe Masala Trump, la NATO e cosa aspettarsi in Europa

Trump, la NATO e cosa aspettarsi in Europa

Soluzioni cinesi per la medicina tradizionale a beneficio del mondo   Una finestra aperta Soluzioni cinesi per la medicina tradizionale a beneficio del mondo

Soluzioni cinesi per la medicina tradizionale a beneficio del mondo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Le "Ferrari di Assad", i factchecker e alcune semplici domande di Francesco Santoianni Le "Ferrari di Assad", i factchecker e alcune semplici domande

Le "Ferrari di Assad", i factchecker e alcune semplici domande

Putin, la meteorologia e i messaggi inviati all'occidente di Marinella Mondaini Putin, la meteorologia e i messaggi inviati all'occidente

Putin, la meteorologia e i messaggi inviati all'occidente

La rivolta sociale che non c'è di Giuseppe Giannini La rivolta sociale che non c'è

La rivolta sociale che non c'è

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Il rompicapo siriano: quale ruolo gioca la Turchia? di Michelangelo Severgnini Il rompicapo siriano: quale ruolo gioca la Turchia?

Il rompicapo siriano: quale ruolo gioca la Turchia?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Le guerre e i conflitti stanno aumentando di Michele Blanco Le guerre e i conflitti stanno aumentando

Le guerre e i conflitti stanno aumentando

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti