#ArriveremoaRoma. Rita Katz torna a minacciare l'Italia

Per il farsesco governo Renzi che non ha saputo difendere la capitale dall'invasione di tifosi di calcio...

4612
#ArriveremoaRoma. Rita Katz torna a minacciare l'Italia


Ci risiamo. E di nuovo tutti i giornali a riscrivere il nuovo messaggio di minaccia a Roma da parte dell'Isis. Addirittura ora lo Stato Islamico avrebbe lanciato l'hastag #arriveremoaRoma. Ma la fonte è sempre quella attendibile. Sempre la stessa: “Lo ha dichiarato Rita Katz di Site”. Vi avevamo già mostrato, citando un approfondimento di Augusto Rubei, come la Katz e la sua agenzia non abbiano tutte le credenziali di credibilità: un ebrea irachena con un odio verso il mondo arabo per la morte atroce del padre su ordine di Saddam, che ha servito l'esercito israeliano e che nel momento di lasciare Israele per seguire il marito ha dichiarato: nessun israeliano dovrebbe mai lasciare lo Stato ebraico perché “gli appartiene”. Insomma non proprio la persona con tutti i canoni di imparzialità, diciamo così. Se a questo aggiungiamo che la sua agenzia, riferimento mondiale di tutti i messaggi jihadisti per i media occidentali, è finanziata dai servizi di intelligence americani e non meglio precisati gruppi economici, non si tratta della migliore fonte in un momento di tensione come questo. Ma provatelo a spiegare ai giornali italiani del copia e incolla.


Dal nostro articolo precedente sull'approfondimento di A. Rubei
:


Ad esempio la storia di Rita Katz, sua direttrice e co-fondatrice, il cui nome in queste ore campeggia su tutte le pagine dei giornali italiani. Chi è? Da dove viene? La Katz nasce nel 1963 a Bessora, in Iraq. Araba e di famiglia ebraica, dopo la Guerra dei Sei Giorni suo padre viene arrestato dalle forze di Saddam Hussein con l’accusa di spionaggio in favore di Israele e dopo un anno torturato e impiccato, in pubblica piazza a Baghdad, di fronte agli applausi di mezzo milione di iracheni e di alcune danzatrici del ventre ingaggiate da Saddam per onorare l’evento.  Poche settimane dopo la madre di Katz riesce a fuggire e a rientrare in Israele, nella città balneare di Bat Yam. Sono gli anni in cui Rita, ancora giovane, studia all’Università di Tel Aviv e diventa una sionista convinta, arrivando persino a dire che nessun israeliano dovrebbe mai lasciare lo Stato ebraico perché “gli appartiene”.  
Il Site è oggi, attraverso il finanziamento di intelligence e non meglio precisati gruppi economici privati, il punto di riferimento per la distribuzione di tutti i messaggi segreti e i video jihadisti. Rubei prosegue: “In passato ha dato nota di comunicazioni che avrebbero anticipato imminenti attacchi kamikaze. Nel 2011 tradusse la lunga dichiarazione redatta dal Comando generale di al Qaeda a conferma del decesso di Osama bin Laden. Insomma, detta l’agenda a chi come me si occupa del tema da qualche anno e di tanto in tanto smuove anche i servizi di intelligence internazionali. Li condiziona, così come le scelte dei loro governi. Per questo è opportuno chiarire alcuni punti. Rita Kazt continua a dire di scovare i suoi video, come quello della decapitazione del giornalista americano Steven Sotloff, in alcune chat room jihadiste protette da password. Ci monta su il logo del Site e li distribuisce al mondo con una traduzione in lingua inglese. Così costruisce la realtà, o buona parte di essa, sui filmati e le minacce dello Stato islamico oggi, e di al Qaeda ieri. Ma chi ci dice che una società privata, con risorse limitate, possa svolgere un lavoro migliore delle agenzie governative?”.  Domanda legittima, a cui ne segue un'altra: ora che l'Italia si appresta a un intervento militare in Libia intende dotarsi di un proprio organo di filtraggio o continuerà ad appaltare il tutto ad una società privata finanziata dalle agenzie di intelligence americane, da non meglio precisati gruppi privati e gestita da una sionista dichiarata con un odio profondo verso il mondo arabo? L'unica cosa certa è che ai giornali italiani è bastato e basterà dire: “Lo riporta Rita Kaz di SITE”.


Il farsesco governo Renzi, che nei giorni scorsi ha paventato possibili invasioni prima di essere duramente reguardito da Washington e tornato sui suoi passi, non ha saputo difendere la città neanche da un gruppo di tifosi ubriachi, figuriamoci cosa potrebbe rispetto a queste minacce di Rita Katz.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Quando il tennis oscura un genocidio di Paolo Desogus Quando il tennis oscura un genocidio

Quando il tennis oscura un genocidio

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Democrazia senza popolo di Michele Blanco Democrazia senza popolo

Democrazia senza popolo

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti