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Siria: Turchia e Arabia Saudita forniscono armi di distruzione di massa ai ribelli
La denuncia dell'inviato dell'Onu per la Siria, secondo il quale Ankara supporta più di 100 gruppi militanti
L’inviato permanente delle Nazioni Unite per la Siria, Bashar Jaafari, ha denunciato che la Turchia e l'Arabia Saudita hanno consegnato armi di distruzione di massa a gruppi terroristici operanti in Siria.
Durante la presentazione di una relazione alla prima commissione per il disarmo e la sicurezza internazionale dell'Onu, Jaafari, ha accusato Ankara e Riad di essere "direttamente coinvolti nella fornitura di armi chimiche a questi gruppi terroristici", secondo quanto riporta RIA Novosti.
Egli ha anche accusato i paesi di fornire assistenza finanziaria ai gruppi che cercano di sconfiggere il presidente siriano Bashar Al Assad, mettendo in evidenza il caso della Turchia per il suo presunto supporto a più di 100 gruppi militanti attualmente operanti in Siria.
Invece di "tendere la mano" a Damasco per aiutarla a risolvere la crisi in corso nel paese, Ankara è diventato uno dei principali collaboratori delle organizzazioni terroristiche, come scrive il quotidiano Haaretz citato dal diplomatico siriano.
Le osservazioni di Jaafari arrivano una settimana dopo che il vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è stato costretto a chiedere scusa alla Turchia per aver ammonito "la Turchia ed i suoi alleati nella regione di aver intenzionalmente favorito o agevolato la crescita dello Stato Islamico o di estremisti violenti in Siria. "