A Roma qualcuno non disdegna l'amicizia con i golpisti ucraini

I "demorosé" e i socialdemocristiani italiani stringerebbero la mano o sottoscriverebbero protocolli di collaborazione con governanti tedeschi che avessero elevato a festa nazionale la data di nascita di Adolf Hitler, come hanno fatto i neonazisti ucraini per Stepan Bandera?

3961
A Roma qualcuno non disdegna l'amicizia con i golpisti ucraini



di Fabrizio Poggi

Ieri, 11 luglio, ricorreva il 75° anniversario di quello che è considerato il punto più alto della "carneficina della Volinja": l'11 luglio 1943 i terroristi di OUN-UPA attaccarono contemporaneamente tra i 100 e i 150 villaggi della Volinja abitati da polacchi, trucidando con scuri, bastoni, picche, coltelli e fucili tra i 150.000 e i 200.000 polacchi. 

Si calcola che in tutto il periodo della seconda guerra mondiale siano stati 1,5 milioni gli ebrei, 1 milioni i russi, i bielorussi e gli stessi ucraini, mezzo milione i polacchi e oltre 100.000 persone di altre nazionalità, assassinati dai terroristi di OUN-UPA capeggiati da Stepan Bandera e Roman Shukhevic, oggi ufficializzati a eroi della patria dai golpisti ucraini. 

I "demorosé" e i socialdemocristiani italiani stringerebbero la mano o sottoscriverebbero protocolli di collaborazione con governanti tedeschi che avessero elevato a festa nazionale la data di nascita di Adolf Hitler, come hanno fatto i neonazisti ucraini per Stepan Bandera? Eppure, a Roma, qualcuno non disdegna le amicizie golpiste ucraine.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan di Loretta Napoleoni La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan

La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan

Trump abbandona i vassalli europei e la NATO?    di Giuseppe Masala Trump abbandona i vassalli europei e la NATO?   

Trump abbandona i vassalli europei e la NATO?  

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Il non voto. Un grave pericolo di Michele Blanco Il non voto. Un grave pericolo

Il non voto. Un grave pericolo

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti