Americanizzazione, servilismo e le tradizioni alimentari italiane

Americanizzazione, servilismo e le tradizioni alimentari italiane

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


di Francesco Erspamer

«Alla Riso Scotti lavorare il riso è un'arte che si tramanda da sei generazioni. Da sempre attenti all'evoluzione del gusto e del costume alimentare», spiega il sito della nota azienda alimentare lombarda. Mi piacciono le imprese di lunga durata e ritengo che la tradizione alimentare italiana costituisca un enorme patrimonio materiale, in quanto sono prodotti di qualità e che per di più, anzi proprio per quello, si vendono bene, anche all’estero; ma anche un patrimonio immateriale, che contribuisce a caratterizzare la cultura nazionale, le nostre abitudini di vita, incluse pratiche profonde di socialità. Peccato che l’attenzione alla «evoluzione del gusto e del costume» rischi di negare, quando egemonica come nel neoliberismo, il verbo precedente: «tramandare», che etimologicamente implica una volontà di conservare attraverso il tempo, di lasciare alle nuove generazioni qualcosa di collaudato, di difendere valori condivisi e che consentano il mantenimento di un’identità collettiva.

Infatti il dolcetto che mi è stato dato poco fa su una Frecciarossa qualifica il produttore o la sua linea come «Riso Scotti Snack», con l’immancabile anglicismo (e per di più maiuscolo perché così usa l'inglese nei titoli) che suppongo segnali la novità del prodotto. Perché non «merendina», «spuntino», «dolce»? Sono sicuro che i pagatissimi pubblicitari ed esperti di comunicazione, se richiesti, avrebbero trovato un nome italiano adeguato: come accaduto per buona parte del novecento, quando l’Italia promuoveva sé stessa e piaceva per quello che era, invece di cercare a tutti i costi di conformarsi alle direttive di multinazionali straniere, ossia di essere quello che (ci dicono) piace altrove. Se anche le precedenti generazioni fossero state popolate solo da provinciali che però vogliono sentirsi cosmopoliti e credono che per esserlo basti infarcire il proprio linguaggio di anglicismi (quelli promossi dalla tv o dagli asocial), non avremmo avuto la Vespa ma la Wasp, non i Baci Perugina ma i Tuscan Kisses, non l’espresso ma il Concentrated Coffee, non la nutella ma Hazelnut Spread, non il Mulino bianco ma il White Mill, non la Rinascente (inventato da Gabriele d’Annunzio) ma la Renaissance (agli anglofoni non piacciono i participi presenti), non Alitalia ma Ita Airways.

Guardate la foto allegata e spiegatemi perché l’aggettivo che qualifica il prodotto specifico sia in inglese: «Cannolo di Riso Dark». Di nuovo le maiuscole e poi, assolutamente inutile, la traduzione di «scuro». Non raccontatemi balle sull’inglese lingua internazionale: ce li vedo proprio dei turisti giapponesi o arabi o tedeschi felici di mangiare un dolce che non conoscono ma di cui sanno che è «dark». Senza contare che in tanti vengono in Italia perché è l’Italia, non perché è un non-luogo uguale a qualsiasi altro.

È che la ragione per cui proprio nell’epoca in cui i cellulari (neanche un turista ne è privo, davvero neanche uno) includono efficaci programmi di traduzione, gli italiani ricchi (imprenditori, giornalisti, «celebrity» e altri venditori di fumo) sono impegnati a tempo pieno ad americanizzare l’italiano, non ha nulla a che vedere con il mercato. Per parecchi è semplicemente un lavoro: vengono pagati per farlo dalle multinazionali straniere (non necessariamente in denaro: anche in gratificazioni); per molti altri è servilismo: il piacere di piacere ai padroni o di sentirsi simili a loro.

Francesco Erspamer

Francesco Erspamer

 

Professore di studi italiani e romanzi a Harvard; in precedenza ha insegnato alla II Università di Roma e alla New York University, e come visiting professor alla Arizona State University, alla University of Toronto, a UCLA, a Johns Hopkins e a McGill

Loretta Napoleoni - Voi con chi cenereste? Harris o Trump? di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Voi con chi cenereste? Harris o Trump?

Loretta Napoleoni - Voi con chi cenereste? Harris o Trump?

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti di Francesco Erspamer  Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Se Zelensky parla di pace... di Paolo Desogus Se Zelensky parla di pace...

Se Zelensky parla di pace...

Hasta el final: fino in fondo, ossia fino... a Madrid di Geraldina Colotti Hasta el final: fino in fondo, ossia fino... a Madrid

Hasta el final: fino in fondo, ossia fino... a Madrid

La sinistra radicale, la Palestina e l'"esempio" Vietnam di Leonardo Sinigaglia La sinistra radicale, la Palestina e l'"esempio" Vietnam

La sinistra radicale, la Palestina e l'"esempio" Vietnam

Il gran finale di Repubblica su Hvaldimir, il beluga "spia di Putin" di Francesco Santoianni Il gran finale di Repubblica su Hvaldimir, il beluga "spia di Putin"

Il gran finale di Repubblica su Hvaldimir, il beluga "spia di Putin"

La volontà popolare come mito da sfatare di Giuseppe Giannini La volontà popolare come mito da sfatare

La volontà popolare come mito da sfatare

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione di Antonio Di Siena Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Le principali tappe del declino italiano  di Gilberto Trombetta Le principali tappe del declino italiano

Le principali tappe del declino italiano

L'Urlo a Berlino e il Filmenverbrennung di Michelangelo Severgnini L'Urlo a Berlino e il Filmenverbrennung

L'Urlo a Berlino e il Filmenverbrennung

Patriot, Zelensky e il messaggio recapitato al governo Meloni di Andrea Puccio Patriot, Zelensky e il messaggio recapitato al governo Meloni

Patriot, Zelensky e il messaggio recapitato al governo Meloni

Se nemmeno l'estate ha portato consiglio.... di Giuseppe Masala Se nemmeno l'estate ha portato consiglio....

Se nemmeno l'estate ha portato consiglio....

Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina di Paolo Arigotti Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina

Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti