Americanizzazione, servilismo e le tradizioni alimentari italiane

6286
Americanizzazione, servilismo e le tradizioni alimentari italiane


di Francesco Erspamer

«Alla Riso Scotti lavorare il riso è un'arte che si tramanda da sei generazioni. Da sempre attenti all'evoluzione del gusto e del costume alimentare», spiega il sito della nota azienda alimentare lombarda. Mi piacciono le imprese di lunga durata e ritengo che la tradizione alimentare italiana costituisca un enorme patrimonio materiale, in quanto sono prodotti di qualità e che per di più, anzi proprio per quello, si vendono bene, anche all’estero; ma anche un patrimonio immateriale, che contribuisce a caratterizzare la cultura nazionale, le nostre abitudini di vita, incluse pratiche profonde di socialità. Peccato che l’attenzione alla «evoluzione del gusto e del costume» rischi di negare, quando egemonica come nel neoliberismo, il verbo precedente: «tramandare», che etimologicamente implica una volontà di conservare attraverso il tempo, di lasciare alle nuove generazioni qualcosa di collaudato, di difendere valori condivisi e che consentano il mantenimento di un’identità collettiva.

Infatti il dolcetto che mi è stato dato poco fa su una Frecciarossa qualifica il produttore o la sua linea come «Riso Scotti Snack», con l’immancabile anglicismo (e per di più maiuscolo perché così usa l'inglese nei titoli) che suppongo segnali la novità del prodotto. Perché non «merendina», «spuntino», «dolce»? Sono sicuro che i pagatissimi pubblicitari ed esperti di comunicazione, se richiesti, avrebbero trovato un nome italiano adeguato: come accaduto per buona parte del novecento, quando l’Italia promuoveva sé stessa e piaceva per quello che era, invece di cercare a tutti i costi di conformarsi alle direttive di multinazionali straniere, ossia di essere quello che (ci dicono) piace altrove. Se anche le precedenti generazioni fossero state popolate solo da provinciali che però vogliono sentirsi cosmopoliti e credono che per esserlo basti infarcire il proprio linguaggio di anglicismi (quelli promossi dalla tv o dagli asocial), non avremmo avuto la Vespa ma la Wasp, non i Baci Perugina ma i Tuscan Kisses, non l’espresso ma il Concentrated Coffee, non la nutella ma Hazelnut Spread, non il Mulino bianco ma il White Mill, non la Rinascente (inventato da Gabriele d’Annunzio) ma la Renaissance (agli anglofoni non piacciono i participi presenti), non Alitalia ma Ita Airways.

Guardate la foto allegata e spiegatemi perché l’aggettivo che qualifica il prodotto specifico sia in inglese: «Cannolo di Riso Dark». Di nuovo le maiuscole e poi, assolutamente inutile, la traduzione di «scuro». Non raccontatemi balle sull’inglese lingua internazionale: ce li vedo proprio dei turisti giapponesi o arabi o tedeschi felici di mangiare un dolce che non conoscono ma di cui sanno che è «dark». Senza contare che in tanti vengono in Italia perché è l’Italia, non perché è un non-luogo uguale a qualsiasi altro.

È che la ragione per cui proprio nell’epoca in cui i cellulari (neanche un turista ne è privo, davvero neanche uno) includono efficaci programmi di traduzione, gli italiani ricchi (imprenditori, giornalisti, «celebrity» e altri venditori di fumo) sono impegnati a tempo pieno ad americanizzare l’italiano, non ha nulla a che vedere con il mercato. Per parecchi è semplicemente un lavoro: vengono pagati per farlo dalle multinazionali straniere (non necessariamente in denaro: anche in gratificazioni); per molti altri è servilismo: il piacere di piacere ai padroni o di sentirsi simili a loro.

Francesco Erspamer

Francesco Erspamer

 

Professore di studi italiani e romanzi a Harvard; in precedenza ha insegnato alla II Università di Roma e alla New York University, e come visiting professor alla Arizona State University, alla University of Toronto, a UCLA, a Johns Hopkins e a McGill

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Lo (strano) tandem Biden-Trump di Giuseppe Masala Lo (strano) tandem Biden-Trump

Lo (strano) tandem Biden-Trump

Volkswagen, BMW e Cina: il 2025 inizia con importanti accordi   Una finestra aperta Volkswagen, BMW e Cina: il 2025 inizia con importanti accordi

Volkswagen, BMW e Cina: il 2025 inizia con importanti accordi

Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali di Paolo Desogus Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali

Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga di Francesco Santoianni L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Russia, Africa e nuovo mondo multipolare di Marinella Mondaini Russia, Africa e nuovo mondo multipolare

Russia, Africa e nuovo mondo multipolare

Forze del disordine morale di Giuseppe Giannini Forze del disordine morale

Forze del disordine morale

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Assistenza e previdenza: cosa raccontano i dati di Gilberto Trombetta Assistenza e previdenza: cosa raccontano i dati

Assistenza e previdenza: cosa raccontano i dati

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Perché ha vinto Trump di Michele Blanco Perché ha vinto Trump

Perché ha vinto Trump

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti