Ansaldo Energia, la lotta degli operai (censurata) paga

Ansaldo Energia, la lotta degli operai (censurata) paga

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Il Paese reale e il Paese mediatico-istutuzionale mai così lontani. Mentre Letta e Calenda manifestano per la "pace" chiedendo più armi al regime di Kiev, il neo presidente del Senato Ignazio La Russa strappa applausi a favore dei "patrioti ucraini" e improvvisati pacifisti cercano di scipparsi la bandierina senza toccare i punti salienti (armi e sanzioni), neanche una parola sulla lotta che da giorni si sta svolgendo ad Ansaldo energia.
 
A chi indica a modello le proteste che in questi giorni si stanno svolgendo in Francia e in altri Paesi europei, possiamo assicurare che anche in Italia le proteste ci sono. Ci sono gli scioperi, le mobilitazioni represse dalle forze dell'ordine, ci sono le occupazioni e anche, forse, le vittorie.
Solo che non ne parla nessuno.
 
Cos'è successo ad Ansaldo?
 
Da due giorni i dipendenti di Ansaldo energia sono in mobilitazione, con blocchi e scontri con la polizia catalogati dal governatore Toti "teppismo". Oggi hanno occupato l'aeroporto, al grido di "la gente come noi non molla mai" e sbandierando le insegne di Fiom CGIL.



La mancata ricapitalizzazione da parte di Cassa Depositi e Prestiti ha messo in crisi l'intero settore, già in enorme sofferenza per la crisi Ucraina e la speculazione energetica.
 
Per due giorni la città di Genova è stata paralizzata e lo sciopero sarebbe dovuto proseguire anche venerdì, coinvolgendo tutto il settore metalmeccanico della città.

Gli operai impiegati nell’impianto ligure, all’avanguardia nella costruzione di macchinari per la produzione di energia, hanno protestato contro tagli e addirittura chiusure di impianti, che la mancata ricapitalizzazione certamente avrebbe provocato. Dal lavoro in Ansaldo dipendono 2.300 famiglie, oltre a 5-600 operai delle ditte esterne e tutto l’indotto.
 
Vedi video.
 
In serata, circa alle 18, arriva la (seconda) lettera di CDP: “Stiamo valutando la ricapitalizzazione”

Nella nota di Cassa Depositi e Presiti si precisa che il nuovo piano industriale è quasi pronto: “È stato già avviato un percorso per assicurare il rilancio della società. Siamo al lavoro per nuove commesse.
Si stanno valutando tutte le iniziative di intervento possibili, ivi compresa la ricapitalizzazione della società, eventualmente con il concorso di altri soggetti, anche attraverso la conversione a patrimonio del prestito soci di 200 milioni erogato da Cdp Equity nel 2019, con l'obiettivo di rafforzare la società e di preservarne competenze e valore". È il passaggio chiave della nota di Cassa depositi e prestiti che ha dato il là alla smobilitazione dello sciopero dei lavoratori di Ansaldo energia e dell'occupazione dell'aeroporto.
"Cdp Equity - si legge nel documento - conferma che lo sviluppo della situazione attuale di Ansaldo Energia viene seguito con la massima attenzione e priorità per tutelare l'interesse della società e di tutte le parti coinvolte. In questa prospettiva, stante la strategicità della partecipazione in Ansaldo energia, evidenzia che è stato già avviato un percorso per assicurare il rilancio della società". Cdp aggiunge che "Ansaldo Energia sta rapidamente finalizzando la revisione del nuovo piano industriale di rilancio che terrà conto del mutato contesto macroeconomico, degli impatti geopolitici e delle mutate esigenze del settore. In parallelo, la società sta definendo con i soci e le banche finanziatrici la manovra finanziaria necessaria a garantirne l'implementazione. Immediatamente a seguire, Cdp Equity, nel rispetto delle previsioni statutarie, sottoporrà ai competenti organi deliberanti la partecipazione alla manovra, percorso che si auspica possa concludersi entro la fine del corrente anno".

Cassa depositi e prestiti, infine, sottolinea che "a tutela del proprio investimento, sta già da tempo supportando il management per rafforzare i rapporti commerciali della società, anche al fine di facilitare l'acquisizione di nuovi ordini. A tale scopo, è cruciale la collaborazione da parte di tutti per assicurare il regolare svolgimento dell'attività aziendale e preservare la reputazione e il potenziale commerciale che Ansaldo ha in Italia e all'estero".
 
Anche Borsa Italiana annuncia la possibile ricapitalizzazione di Ansaldo, chiosando: "Fra i motivi dalla protesta la presunta mancata o parziale volontà di ricapitalizzare" 
 
Da notare "presunta".
Gli operai, i sindacati, avevano capito male e subito si sono scatenati inutilmente....questi teppisti..
 
Lo sciopero, cui avevano aderito anche i commercianti abbassando le serrande e gli studenti medi, a seguito di questa ultima lettera, più conciliante e possibilista, di CDP è stato sospeso.
Pronto a riprendere se le belle parole non si trasformeranno in fatti.
 
E questo è solo l'inizio.
 
Il nuovo governo non si è ancora insediato, ma l'avviso è arrivato forte e chiaro.
 
Non sarà certamente col "valutare la stabilità del moto ondulatorio delle camionette" che si potranno fermare i lavoratori.

Agata Iacono

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Sociologa e antropologa

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