Ambasciatore russo a Washington: "Gli Usa spingono l'Ucraina a commettere attacchi terroristici in Russia"

3616
Ambasciatore russo a Washington: "Gli Usa spingono l'Ucraina a commettere attacchi terroristici in Russia"

Il Dipartimento di Stato USA, con le sue parole sulla Crimea, sta spingendo le autorità ucraine a commettere atti terroristici in Russia, ha dichiarato l'ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov.

Alla richiesta di commentare le dichiarazioni del portavoce del Dipartimento di Stato nordamericano, Ned Price, sull'effettiva possibilità delle forze armate ucraine di colpire la penisola di Crimea utilizzando armi statunitensi, il diplomatico russo ha dichiarato: "Notiamo che la retorica dei funzionari statunitensi sta diventando sempre più militante. Il Dipartimento di Stato, con le sue dichiarazioni distaccate dalla realtà, secondo cui ‘la Crimea è Ucraina’ e le Forze armate ucraine possono usare le armi USA per proteggere il loro territorio, di fatto spinge (l'Ucraina) a commettere atti terroristici in Russia".

"Sentendo tali osservazioni da Washington, i criminali di Kiev si sentiranno ancora una volta completamente autorizzati. I rischi di un'escalation del conflitto non potranno che intensificarsi", ha dichiarato Antonov, citato dal servizio stampa dell'ambasciata, secondo quanto riportato dall’agenzia TASS.

Nel frattempo, secondo il diplomatico russo, i giornalisti statunitensi "sostengono questo atteggiamento dell'amministrazione (USA) e giustificano gli attacchi dell'Ucraina alla Crimea".

"Si dice che i sistemi missilistici nordamericani a lancio multiplo HIMARS e - in futuro - i veicoli da combattimento di fanteria Bradley potrebbero essere coinvolti nell'offensiva in direzione della Crimea. I commentatori credono ingenuamente che la Russia non risponderà agli attacchi sul suo territorio", ha aggiunto Antonov.

Sulla questione ha fatto sentire la propria voce anche il Cremlino. Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin, ha avvertito i paesi occidentali delle conseguenze che scaturirebbero seguite dal trasferimento di armi in Ucraina che potrebbero essere utilizzate per colpire la Crimea.

Secondo il portavoce del Cremlino, tali forniture non sono di buon auspicio per la sicurezza europea e potrebbero portare il conflitto a un nuovo e più alto livello di scontro, riferisce RIA Novosti.

Così ha reagito alle parole di Anatoly Antonov, ambasciatore a Washington, il quale ha sottolineato che le Forze armate russe non lasceranno senza risposta attacchi sul territorio russo, compresa la Crimea.

“La posizione di Antonov riflette l'opinione del Cremlino, ha sottolineato Peskov. Naturalmente, questa stessa discussione riguarda l'ammissibilità di fornire all'Ucraina armi che le consentiranno di colpire il territorio russo, sebbene l'Ucraina disponga già di armi con le quali colpisce costantemente e quotidianamente il territorio russo, intendo le nostre nuove regioni. Questo è potenzialmente estremamente pericoloso". 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Un passo indietro di un secolo di Loretta Napoleoni Un passo indietro di un secolo

Un passo indietro di un secolo

“Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza di Michelangelo Severgnini “Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza

“Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza

L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche" di Francesco Santoianni L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche"

L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche"

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump di Francesco Erspamer  Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Cara Giorgia, ma quale dialogo? di Paolo Desogus Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione di Giuseppe Giannini La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Una tassa giusta per i miliardari di Michele Blanco Una tassa giusta per i miliardari

Una tassa giusta per i miliardari

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Il romanzo anticinese di Fubini di Fabrizio Verde Il romanzo anticinese di Fubini

Il romanzo anticinese di Fubini

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti