Arabia Saudita, Giordania e USA attraverso CIA e Pentagono inviano armi ai "ribelli", ma l'esercito siriano si avvicina al confine iracheno
Nonostante le minacce degli USA, l'esercito siriano e alleati avanzano verso la frontiera con l'Iraq, mentre i "ribelli" annunciano che gli statunitensi gli stanno inviando armi per bloccare le truppe siriane al confine iracheno.
Secondo quanto riporta 'Al Masdar news', l'esercito arabo siriano (SAA), insieme a diverse unità delle unità di mobilitazione popolare dell'Iraq, Hashd Al-Sha'abi e delle Forze di difesa nazionali, hanno ripreso le operazioni nella campagna sud orientale di Homs, contro le postazioni dell''esercito siriano libero' (FSA) nella zona di Badiya Al-Sham.
Guidato dal V Corpo d'armata, l'esercito siriano e i suoi alleati hanno attaccato le difese del FSA nella zona di Helba, ad est di Al-Ulayaniyah.
Impossibilitato a difendersi dall'avanzata delle 'esercito siriano, l'FSA è stato costretto a ritirarsi dall'area di Helba senza porre molta resistenza.
Con l'area di Helba sotto il loro controllo, le truppe siriane e alleati si trovano ora a meno di 50 km dal confine iracheno.
Intanto, i "ribelli" hanno annunciato l'arrivo di aiuti militari attraverso due canali, vale a dire: un programma sostenuto dalla CIA e da paesi della regione come l'Arabia Saudita e la Giordania, e un altro guidato dal Dipartimento della Difesa USA (Pentagono).
"C'è stato un aumento del sostegno", ha dichiarato Tlass Salameh, oggi, capo di una fazione delladel FSA. "Non gli permetteremo di aprire la strada Baghdad-Damasco", ha aggiunto.
Allo stesso modo, un alto comandante del FSA ha dichiarato all'agenzia di stampa Reuters che un flusso di armi ha raggiunto la sua base vicino al confine con l'Iraq, dopo l'avanzata dell'esercito siriano al confine siro-iracheno .