B&B di Ragusa sospeso da Booking.com dopo email a turista israeliana: "Nessun razzismo, solo condanna della guerra"
di Francesco Fustaneo
Il titolare del P43 Sicilian Suites, Andrea Leanza, ha chiesto a una cliente di Rishon LeZion di disdire se sosteneva l'offensiva su Gaza. La piattaforma: "Violato il codice contro le discriminazioni". La polemica.
Sta facendo discutere l’ episodio che ha visto come protagonista il gestore del P43 Sicilian Suites, un bed & breakfast di Ragusa, struttura poi temporaneamente sospesa dalla piattaforma Booking.com. La vicenda, dove si mescolano turismo, politica internazionale e libertà di opinione, ha avuto inizio con un'email inviata dal titolare, Andrea Leanza, a una turista israeliana.
Yulia Sharitz, residente a Rishon LeZion, voleva prenotare una vacanza nella città barocca con il marito e due amici. Poco dopo la conferma, ha ricevuto un messaggio per lei inaspettato. La mail, dai toni gentili ma diretta, recitava ( tradotta dall’inglese): “Buonasera Yulia. Siamo molto preoccupati per quanto sta accadendo a Gaza, quindi se ritieni che il tuo governo stia agendo in modo appropriato, ti preghiamo di cancellare la tua prenotazione con noi e di prenotare altrove. Ma se anche tu sei sconvolta dagli eventi degli ultimi due anni, saremo lieti di darti il benvenuto per un piacevole soggiorno”.
La signora Sharitz non ha replicato al messaggio, ma ha preferito disdire la prenotazione e cercare un'altra sistemazione, fornendo poi la corrispondenza alla stampa e innescando la polemica.
A darne per primo la notizia il sito israeliano Ynet.
La reazione di Booking.com non si è fatta attendere. La piattaforma ha sospeso momentaneamente la struttura dal suo portale, applicando l'articolo 7.3 del proprio codice di condotta, che vieta esplicitamente atti di discriminazione basati su nazionalità, razza o religione.
"La sospensione mi è stata motivata con l'art.7.3 che parla di discriminazione", ha spiegato all’Agenzia Giornalistica Italia ( AGI), Andrea Leanza, confermando la propria posizione ma difendendo le ragioni del gesto.
Leanza,contattato proprio dalla suddetta agenzia di stampa, si è detto sorpreso dalla decisione di Booking ma fermo sul principio che lo ha mosso. "Non c'è assolutamente nessuna forma di razzismo da parte nostra - ha dichiarato - ma solo la condanna di ogni guerra e ogni forma di violenza".
Il titolare ha voluto precisare di condannare "senza nessuna riserva" gli attacchi del 7 ottobre, ma ha aggiunto: "siamo contro ogni guerra e siamo sconvolti dalla reazione del governo israeliano e dalle violenze che in questi tre anni sono state perpetrate nei confronti della popolazione civile di Gaza. Per questo motivo abbiamo deciso di rispondere con quella mail alla signora".
Secondo la sua ricostruzione, la scelta di cancellare è stata unilaterale della cliente. "Se lei avesse risposto che non le interessa la politica, o avesse preso le distanze da quello che il governo israeliano sta facendo a Gaza, sarebbe stata accolta e saremmo stati felici di farle trascorrere un soggiorno piacevole. Abbiamo pensato di scriverle anche per evitare che potessero nascere delle discussioni, con noi o con altri ospiti", ha concluso Leanza.
Al momento in cui scriviamo , il P43 Sicilian Suites non compare più sui risultati di ricerca di Booking.com, in attesa di una possibile riconciliazione o della chiusura definitiva della pratica.
Paradossalmente chi si schiera e prende posizione contro il genocidio come il signor Leanza, viene costantemente censurato o penalizzato : sentir parlare di discriminazioni in vicende del genere quando poi è sotto gli occhi di tutti quelli che viene comminato contro gente di cittadinanza russa fa riflettere su come come vengano costantemente reiterati i due pesi e le due misure e sull’ipocrisia regnante in Europa.