Canada, la capitale Ottawa dichiara lo stato di emergenza per il Freedom Convoy. Arresti per chi fornisce «supporto»

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Canada, la capitale Ottawa dichiara lo stato di emergenza per il Freedom Convoy. Arresti per chi fornisce «supporto»

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Non accenna a placarsi la protesta dei canadesi contro le restrizioni Covid, avviate dai camionisti del ‘Freedom Convoy’ contro gli obblighi vaccinali decretati dal governo Trudeau. La protesta insiste nella capitale Ottawa, il sindaco Jim Watson ha dichiarato lo stato di emergenza, paventando «un serio pericolo e una minaccia alla sicurezza dei residenti«, dato che i camionisti del Freedom Convoy e i loro sostenitori continuano a occupare la capitale. La decisione arriva dopo che Watson ha lamentato che la polizia è stata messa in minoranza dai manifestanti, e ha invocato al governo federale aiuto per reprimere la protesta.

«La situazione a questo punto è completamente fuori controllo», ha detto Watson alla radio Newstalk. «Sono molti di più rispetto ai nostri agenti di polizia e ho indicato al capo che dobbiamo essere molto più agili e proattivi quando si tratta di queste attività».

Prima di annunciare l'emergenza, Watson ha supplicato il governo federale di «sedersi e avere un qualche tipo di discussione, un qualche tipo di mediazione per risolvere questa situazione perché ora si sta diffondendo in tutto il paese».

Le dichiarazioni di Watson fanno eco a un'ammissione del capo della polizia Peter Sloly: «Non abbiamo risorse sufficienti per affrontare adeguatamente ed efficacemente questa situazione e allo stesso tempo fornire adeguatamente ed efficacemente il servizio di polizia in questa città», ha affermato il capo della polizia durante una riunione con il consiglio dei servizi di polizia di Ottawa. 

Mentre Sloly ha ripetutamente affermato che «tutte le opzioni sono sul tavolo», il premier Justin Trudeau, che continua a eludere il confronto con i manifestanti, la scorsa settimana ha escluso il dispiegamento dei militari, riconoscendo che una tale risposta dovrebbe essere l'ultima opzione. I manifestanti hanno promesso di mantenere la protesta fino a quando il governo non abroga gli obblighi vaccinali e il codice QR "passaporti sanitari”, il green pass in salsa canadese per intenderci. 

Fino a questo momento i manifestanti non hanno compiuto alcun atto di violenza o danneggiamento. In ogni caso questo non ha impedito a esponenti del governo e funzionari come Sloly di evocare la protesta statunitense culminata nell’invasione del Campidoglio a Washington il 6 gennaio dell’anno passato. Per questo motivo le autorità hanno piazzato pesanti barricate nei punti chiave di attraversamento del centro e hanno chiuso le strade nel tentativo di tenere fuori la parata infinita di camion.

Ma non solo. Le autorità hanno annunciato che chiunque fornisca «supporto materiale» sarà tratto in arresto. Alla domanda se il «supporto materiale» includesse beni di prima necessità come cibo e acqua, un portavoce della polizia ha dichiarato a Fox News che l'annuncio «si riferisce a materiali pericolosi che rappresentano un pericolo di sicurezza pubblica o di incendio».

Ben presto sono emersi video di persone arrestate e di agenti di polizia che sequestravano carburante ai manifestanti.

Nonostante la demonizzazione e le minacce delle autorità i camionisti e i cittadini canadesi non hanno alcuna intenzione di smobilitare finché il governo Trudeau non accoglierà le loro richieste. 

 

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