Chi è Manuela D'Ávila, candidata alla vicepresidenza del Brasile?

4354
Chi è Manuela D'Ávila, candidata alla vicepresidenza del Brasile?



teleSUR
 

Manuela Pinto Vieira D'Ávila è una ragazza brasiliana di 37 anni, attualmente candidata alla vicepresidenza del Brasile. Nata il 18 agosto 1981, ha studiato giornalismo presso la Pontificia Università Cattolica del Rio Grande do Sul e Scienze Sociali presso l'Università Federale del Rio Grande do Sul.

 

Già nel 1999, D'Ávila faceva parte dell'organizzazione dell'Unione della Gioventù Socialista (UJS), nel 2003, per diventare parte della leadership nazionale dell'UJS ed essere il vicepresidente per il Sud dell'Unione Nazionale degli Studenti (UNE).

 

E’ arrivata alla politica brasiliana quando nel 2004 è stata eletta alle comunali come consigliera di Porto Alegre con 9.498 voti.

 

Nel 2006 ha vinto le elezioni come deputata federale del Partito Comunista del Brasile, un trionfo che l'ha portata ad essere la più giovane consigliera nella storia del municipio. Per l'anno 2010, ha corso di nuovo per l'ufficio e ha trionfato, ottenendo una delle più grandi manifestazioni di voto in Brasile.

 

Nel 2010 è stata proposta per il ruolo del capo del Ministero dello Sport nel primo governo di Dilma Rousseff.

 

Ha presieduto la Commissione per i Diritti Umani e le Minoranze della Camera dei Deputati nel 2011 e per il 2013 è stata scelta come leader del suo partito.

 

Così continua a lavorare duramente nella vita politica fino al 2016, quando avrebbe dovuto candidarsi alla carica di sindaco di Porto Alegre ma annuncia che per prendersi cura di sua figlia Laura, lei non lo avrebbe fatto, dal momento che la bambina in quel momento aveva solo 5 anni di età.

 

D'Ávila e il suo cammino per le elezioni in Brasile

 

L'11 settembre è stato reso noto che l'ex presidente, Luiz Inácio Lula da Silva, non avrebbe potuto candidarsi alla Presidenza del Brasile a causa di impedimenti della giustizia.

 

Lula, prima del ritiro, ha nominato una squadra formata dal candidato alla presidenza del Brasile per il 2018, Fernando Haddad, e la candidata alla vicepresidenza, Manuela D'Ávila. Questi sono diventati la nuova carta giocata dal Partito dei Lavoratori (PT) per le elezioni del 7 ottobre.

 

D'Ávila è attualmente considerata una delle più grandi promesse della sinistra brasiliana. È ampiamente conosciuta nel paese e ha avuto un grande sostegno in tutte le cariche pubbliche a cui è stata candidata e poi eletta.

 

Lula ha sottolineato il lavoro di D'Ávila lo scorso marzo e ha dichiarato: "È un piacere fare campagna al tuo fianco, la politica ha bisogno di giovani come te e spero che continuerai”.

 

Al momento D'Ávila e Fernando Haddad formano la coppia che cerca di sconfiggere il militante di destra e candidato alla presidenza, Jair Bolsonaro.

 

Questa squadra che conta sul sostegno di Lula è pienamente supportata da lui e sta incrementando la popolarità man mano che la campagna elettorale progredisce.

 

Manuela da quando era molto giovane è una donna che ha accettato la sfida di costruire una società migliore per il futuro delle nuove generazioni del Brasile e in onore dei suoi genitori, l'ingegnere Alfredo D'Ávila, e sua madre, la giudice Ana Lúcia D'Ávila.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

"I nuovi mostri" - Roger Waters "I nuovi mostri" - Roger Waters

"I nuovi mostri" - Roger Waters

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina di Giuseppe Masala Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE   Una finestra aperta La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE

La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il "cessate il fuoco" è nudo di Paolo Desogus Il "cessate il fuoco" è nudo

Il "cessate il fuoco" è nudo

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La sinistra, l'America, e l'Occidente di Giuseppe Giannini La sinistra, l'America, e l'Occidente

La sinistra, l'America, e l'Occidente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

L'orrore e' il capitalismo di Giorgio Cremaschi L'orrore e' il capitalismo

L'orrore e' il capitalismo

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti