Colombia, quando Rodolfo Hernández affermava: "Sono un seguace di un grande pensatore tedesco che si chiama Adolf Hitler"

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Colombia, quando Rodolfo Hernández affermava: "Sono un seguace di un grande pensatore tedesco che si chiama Adolf Hitler"

Il primo turno elettorale per le presidenziali in Colombia ha decretato che al ballottaggio andranno l’ex guerrigliero Gustavo Petro (sinistra) che ha ottenuto una vittoria schiacciante raccogliendo il 40,32% dei voti, mentre la seconda piazza, ultima utile per accedere al ballottaggio, è stata conquistata da Rodolfo Hernández. Un demagogo di estrema destra, soprannominato il Donald Trump colombiano, che si definisce ‘re di TikTok’ e un "seguace" del dittatore nazista Adolf Hitler.

Hernández, un magnate immobiliare con una ricchezza stimata di 100 milioni di dollari, ha ottenuto un risultato oltre le attese scalzando anche il candidato ‘uribista’ utilizzando una strategia "populista" di estrema destra, con insulti a importanti politici e impegnandosi a combattere la corruzione e il crimine.

Hernández è noto per attaccare fisicamente le persone che non sono d'accordo con lui politicamente. Nel 2018, litigò con un membro del consiglio della città in cui era sindaco, quindi l’ammiratore colombiano di Hitler lo schiaffeggiò davanti alla telecamera.

“Un grande pensatore tedesco che si chiama Adolf Hitler”

Oltre le aggressioni fisiche Hernández nel 2016 ebbe a definirsi orgogliosamente un seguace del pensatore tedesco Adolf Hitler. 

"Sono un seguace di un grande pensatore tedesco che si chiama Adolf Hitler", dichiarò incredibilmente in un'intervista a Noticias RCN nel 2016, quando ricopriva ancora il ruolo di sindaco di Bucaramanga.

Dopo aver fatto questa dichiarazione, Hernández per difendersi sui media locali disse che in quel momento aveva confuso Hitler con Albert Einstein.

Le dichiarazioni di Hernández scatenarono l’indignazione dei colombiani che non avevano creduto alla versione fornita dall’allora sindaco di Bucaramanga sulla confusione tra Einstein e il leader nazista.

I colombiani non scordano nemmeno le parole al miele spese da Hernández per l'ex presidente Álvaro Uribe. Durante il programma "Nos Cógó La Noche" nell'agosto 2019 disse: “Mi ha aiutato, sento che mi ama. Uribe, non il Centro Democratico, quando ha sentito il mio intervento ha detto di apprezzarlo. All'hotel Chicamocha, il 26 marzo 2015, mi ha detto di spiegare qui il suo discorso e ha chiesto che tutti quelli che volevano sostenerlo votassero per me. Ho un debito di gratitudine con il dottor Uribe, mi ha aiutato”.

Un candidato ideale per PD e media filo Nato

Pur di difendere l’indifendibile, ossia il regime neonazista di Kiev, ormai i media occidentali e partiti come il PD hanno sdoganato il nazismo. Infatti una figura come quella di Hernández in linea con il famigerato Battaglione Azov e i gerarchi che governano in quel di Kiev, sembra non destare alcuna preoccupazione o riflessione. 

Forse c’entra anche il fatto che gli Stati Uniti hanno dichiarato la Colombia come il loro migliore e più stretto alleato non appartenente alla NATO?

Guardando quel che accade in Ucraina la risposta lascia pochi dubbi. 

Fabrizio Verde

Fabrizio Verde

Direttore de l'AntiDiplomatico. Napoletano classe '80

Giornalista di stretta osservanza maradoniana

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