Condanna dei massacri di Israele a Gaza. Montero e Belarra escluse dal nuovo governo spagnolo
Una ritorsione nemmeno troppo velata. Una prassi annunciata per chi denuncia i crimini di Israele considerato il baluardo dell’occidente nel Mediterraneo orientale.
Così, nel nuovo governo spagnolo, guidato da Pedro Sanchez, socialista, non si leggono più i nomi di Irene Montero e Ione Belarra, ministre rispettivamente dell'Uguaglianza e dei Diritti Sociali.
Questa decisione ha suscitano veementi proteste da parte del partito di sinistra Unidos Podemos.
In particolare, l’ex leader di Podemos Pablo Iglesias ha denunciato che "la decisione di Sánchez e Díaz di espellere Podemos dal Governo non è un dettaglio in più, ma fa parte di una strategia ferma e continua di eliminazione politica."
Dal 7 ottobre, giorno dell’operazione della Resistenza palestinese contro Israele e la susseguente brutale e genocida reazione di Tel Aviv che ha provocato più di 13.000 vittime, Montero e Belarra, esponenti di spicco di UP hanno condannato i massacri israeliani a Gaza.
Non avevano datosolo la loro solidarietà ai palestinesi per i crimini commessi a Gaza, ma le due ministre si erano spinte a fare un appello al loro governo e alle istituzioni internazionali per punire Israele.
Naturalmente, nel "giardino" europeo non poteva essere tollerato e restare impunito.