"Cosa volevano dimostrare?" Putin commenta la provocazione inglese in Crimea

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"Cosa volevano dimostrare?" Putin commenta la provocazione inglese in Crimea

In occasione della sessione annuale della consueta Linea Diretta annuale, dove Vladimir Putin risponde alle domande dei cittadini russi, il presidente è tornato anche sulla provocazione britannica nel Mar Nero al largo della Crimea. 

L'incidente con il cacciatorpediniere missilistico britannico Defender al largo della Crimea è stata una chiara provocazione, ha affermato a tal proposito Putin. 

"Questa è, ovviamente, una provocazione, che è assolutamente chiara. Cosa volevano dimostrare questi provocatori e quali obiettivi cercavano di raggiungere? Prima di tutto, (la provocazione) era ampia ed è stata messa in scena non solo dai britannici ma anche dagli statunitensi perché la nave da guerra britannica si è avventurata nelle nostre acque territoriali nel pomeriggio mentre di prima mattina, alle 07:30, un aereo da ricognizione strategico statunitense è decollato da un aeroporto NATO in Grecia, credo da Creta. Ho ricevuto un rapporto in merito. Lo abbiamo visto e osservato chiaramente", ha detto il leader russo.

L'intrusione del cacciatorpediniere britannico nelle acque territoriali russe nel Mar Nero è avvenuta obiettivi di ricognizione, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin. "Era evidente che il cacciatorpediniere si sia intromesso nel perseguimento di obiettivi militari, cercando di scoprire con l'ausilio di un aereo da ricognizione quali potessero essere le contromisure delle nostre forze armate a questo tipo di provocazioni, per vedere quali strutture vengono attivate, dove si trovano e come funzionano. Lo abbiamo visto e lo sapevamo, quindi abbiamo divulgato solo le informazioni che abbiamo trovato appropriate", ha detto Putin.

"Forse, ho spifferato un segreto, le mie scuse ai militari", ha aggiunto Putin.

In merito a quanto avvenuto al largo della Crimea la Gran Bretagna insiste nel sostenere che si è trattato di un “innocuo passaggio” in acque internazionali dell’Ucraina, non riconoscendo la Crimea come territorio russo. Invece il ministero della Difesa russo ha definito le operazioni del cacciatorpediniere britannico una grave violazione della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare e ha esortato la parte britannica a indagare sulle azioni dell'equipaggio della nave da guerra.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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