Draghi, da ITA a Embraco, governo dei licenziamenti di massa

1649
Draghi, da ITA a Embraco, governo dei licenziamenti di massa

 

Per chi ha ancora un posto di lavoro, non per fortuna essendo un diritto, è di fronte a due alternative che fanno impallidire il detto bere o affogare. Infatti, se non si muore sul lavoro, ad oggi i decessi complessivi sono 1341, c'è il licenziamento. C'è una terza alternativa, una speranza, quella di un lavoro sempre sotto la spada di Damocle della precarietà.

Dallo sblocco dei licenziamenti avvenuto con il Governo dei "migliori" guidati da Mario Draghi, è stata un'ecatombe e le due vertenze Embraco e ITA, pur diverse, sono lo specchio della tragica situazione nella quale viviamo. Non vogliamo essere pessimisti ,a con tutta probabilità, diversi stabilimenti di Stellantis, Ex FIAT, avranno problemi, con il pretesto di mancanza di chip, crisi delle vendite, migliaia di lavoratori sono a rischio.

Seppur non direttamente repsonsabile, ma dalla Whirlpool, alla recente vicenda di Caterpillar, Embraco, Gianetti, GKN, fino all'ex Alitalia, questo esecutivo non è stato capace, per volontà politica, di bloccare questa emorragia di posti di lavoro.

Ormai è uno tsunami di delocalizzazioni, eppure, vista l'assenza di una forza politica di rilievo e di un sindacato conflittuale che abbia voce in capitolo, c'è stata la proposta dei lavoratori della GKN di campi Bisenzio elaborata con alcuni giuristi per impedire alle aziende di prendersi i soldi pubblici, licenziare e scappare all'estero. Tutto tace finora, la legge giace in commissione bilancio del Senato.

Intanto, oggi al MISE una nuova processione di lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro, quelli di Embraco, i quali denunciano come Carlo Calenda quando era a capo del MISE, "ci ha venduti alla Ventures per poi essere truffati". Per queste maestranze il 22 gennaio 2022 è l'ultimo giorno per salvare il posto di lavoro.

Davanti al MISE anche i lavoratori dell'Ex Alitalia ora con la newco Ita, guidata dal discepolo di Sergio Marchionne, Alfredo Altavilla. Sono 1322 i lavoratori che rischiano il licenziamento con questa operazione benedetta da governo, politica e media.

Per queste ragioni domani è più importante che mai partecipare allo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil. Una mobilitazione con molti limiti e critiche da fare, ma non è il momento.

Oggi i lavoratori devono convergere e insorgere. Non tutto è perduto per rilanciare la lotta di classe in Italia contro il Governo dei licenziamenti di massa, delle misure repressive che non hanno nulla di sanitario, la precarietà, i rincari e dei morti sul lavoro.

 

 

 

 

Francesco Guadagni

Francesco Guadagni

 

Nato nell'anno di grazia 1979. Capolavoro e mancato. Metà osco, metà vesuviano. Marxista fumolentista. S.S.C.Napoli la mia malattia. Pochi pregi, tanti difetti, fra i quali: Laurea in Lettere Moderne, Iscrizione all'Albo giornalisti pubblicisti della Campania dal 2010. Per molti anni mi sono occupato di relazioni sindacali, coprendo le vertenze di aziende multinazionali quali Fiat e di Leonardo Finmeccanica. Impegno di militanza politica, divenata passione, è il Medio Oriente. Per LAD Gruppo Editoriale ho pubblicato il libro 'Passione Pasolini - Un Viaggio con David Grieco', prefazione di Paolo Desogus. 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Quando il tennis oscura un genocidio di Paolo Desogus Quando il tennis oscura un genocidio

Quando il tennis oscura un genocidio

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Democrazia senza popolo di Michele Blanco Democrazia senza popolo

Democrazia senza popolo

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti