Draghi, il Duca Conte dell'Innovazione Europea

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Draghi, il Duca Conte dell'Innovazione Europea

 

 

E' davvero incredibile come Mario Draghi riesca a trasformare i disastri economico-sociali nazionali e sovranazionali che ha potentemente contribuito a causare in personali trionfi.

Ora si è fatto premiare dal Politecnico Di Torino come paladino dell'innovazione ricevendo il premio internazionale “PoliTO Foresight and Innovation”.

Scusate, ma Mario Draghi in questi ultimi 20 anni dove era? Era lui o io (o voi?) ad aver occupato le cadreghe da Governatore della Banca d'Italia, da Governatore della BCE, da Presidente del Consiglio elevando ogni sorta di barricata contro l'innovazione sia in ambito finanziario che giuridico che in ambito informatico in generale (in ambito AI non ha fatto barricate perchè secondo me manco sapeva cosa era) ottenendo il capolavoro di ridurre l'Europa in una Bolivia ricca (perchè ovviamente l'Europa ha riserve di ricchezza accumulate) ma senza prospettive concrete di sviluppo perchè tagliata fuori dalla frontiera AI, dell'economia delle piattaforme, delle crypto e degli smart contract. Ovviamente non parlo dei ritardi nel settore della progettazione/produzione di Microchip d'avanguardia...

Lui ovviamente, dati i ruoli occupati, in questo disastro ha una enorme responsabilità avendo (assieme ai suoi sodali) agito da gatekeeper schumpeteriano, ovvero da agente impegnato in trincea nel bloccare qualunque innovazione che rischiasse di scalzare l'oligarchia economica finanziaria al potere.

Dopo 20 anni di questo lavoro si accorge che siamo rimasti in dietro superati da tutto il mondo, tranne Africa e forse sud America e questo cosa fa? Rilascia una intervista dove ammonisce dell'enorme ritardo e che bisogna puntare sull'innovazione. E che succede? Come in un proclama del Mega Direttore Galattico Duca Conte Maria Rita Vittorio Balabam tutta la marea dei "fantocci sottoposti" si sperticano in lodi e in applausi e lo insigniscono di prestigiosi premi anziché mandarcelo a quel paese.

Solo Lucifero in persona probabilmente sarebbe capace di fare di meglio per se stesso, si capisce.

Giuseppe Masala

Giuseppe Masala

Giuseppe  Masala, nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e  si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio  Python e la  Letteratura.  Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe  essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore  della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e  pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un  racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in  una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come  Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile.  L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.

 

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