"E' una beffa". Intervista a Dietrich Murswiek, il professore che aveva vinto il ricorso alla Corte costituzionale tedesca il 5 maggio

"E' una beffa". Intervista a Dietrich Murswiek, il professore che aveva vinto il ricorso alla Corte costituzionale tedesca il 5 maggio

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


di OSWALD METZGER, Tichys Einblick,
30 luglio 2020 

Intervista al PROF. DIETRICH MURSWIEK


Tichys Einblick ha parlato con il prof. Dietrich Murswiek, l’avvocato di Peter Gauweiler, che ha conquistato la sensazionale sentenza dei giudici costituzionali di Karlsruhe del 5 maggio. Gauweiler e gli altri ricorrenti avevano lamentato che BCE, con il programma di acquisto di obbligazioni PSPP, stava oltrepassando le proprie competenze e violando il divieto di finanziamento monetario degli Stati.
La Corte costituzionale federale non ha negato una violazione di tale divieto [al finanziamento monetario degli Stati] - come viene ripetutamente affermato - ma solo perché non lo ha constatato, in quanto esso [il tribunale] constata superamenti delle competenze da parte delle istituzioni Ue solo quando sono evidenti, e in quanto in questo caso l'elusione del divieto [al finanziamento monetario degli Stati] non è ovvio.
Tuttavia, i giudici costituzionali di Karlsruhe hanno visto un superamento delle competenze di Bce nel fatto che BCE non ha rilevato, pesato e ponderato (con gli auspicati obiettivi di politica monetaria) gli effetti negativi degli acquisti di titoli di Stato sulla politica economica (in particolare sui risparmiatori, i sistemi pensionistici, la sopravvivenza di società “zombi”, ecc.). Contrariamente ai tradizionali strumenti della politica monetaria, come l'aumento o la riduzione dei tassi di interesse ufficiali, con l'impiego di strumenti non convenzionali (come mostrano gli acquisti di titoli di Stato) la delimitazione dalla politica economica (per la quale sono responsabili gli Stati membri dell'UE) è difficile. Al fine di poter constatare se il presunto obiettivo di politica monetaria che Bce con un programma come il PSPP persegue (stabilità dei prezzi) non sia solo preso a pretesto, nonché se non vengano in realtà perseguiti obiettivi completamente diversi (ad esempio l’alleggerimento delle opzioni di finanziamento degli Stati sovra-indebitati), è necessaria una ponderazione con le conseguenze di politica economica. Questa [ponderazione] Bce non la ha ancora fornita ed essa [Bce] deve, dopo la sentenza della Corte costituzionale federale, procurare e documentare entro il 5 agosto.


* * *

Domanda: Il 2 luglio, il Bundestag (in una decisione trasversale ai gruppi parlamentari dell'Unione Cdu-Csu, Spd, Fdp e Verdi) ha apoditticamente dichiarato: "Il Bundestag considera la esposizione di Bce sull'esecuzione di un test di proporzionalità come comprensibile, nonché le richieste della sentenza della Corte costituzionale federale del 5 maggio 2020 (2BvR 859/15 e altri) in tal modo soddisfatte”. L’accoglienza di questa licenza parlamentare nei media tedeschi: per la stragrande maggioranza positiva. In quanto avvocato di Peter Gauweiler, lei come valuta questa decisione del Bundestag?
Murswiek: Mi sono sorpreso, che giornalisti, che dovrebbero giudicare con critica attenzione al governo ed alla maggioranza parlamentare, commentino questa decisione in modo così acritico. Manifestamente, nessuno di questi giornalisti ha egli stesso esaminato i documenti di Bce, dai quali [documenti] suppostamente sarebbe provato, che sia stato effettuato un test di proporzionalità richiesto dalla Corte costituzionale federale.
Ovviamente, io stesso ho esaminato personalmente questi documenti, nella misura in cui mi sono accessibili. Sfortunatamente, non tutti lo sono [accessibili]. Vi sono otto documenti, dei quali si tratta, coi quali Bce vuole esporre di aver eseguito un simile esame [di proporzionalità].
Tre di questi documenti sono, sino ad oggi, ancora segreti. Qui non ne sono sinora venuto a capo. Ho richiesto l'accesso a questi documenti al governo federale ma pure al presidente del Bundestag, tuttavia non ho ancora ricevuto una risposta alla mia richiesta.
I documenti a me sinora noti, non iniziano nemmeno a fornire ciò che la Corte costituzionale federale esige da BCE: una comprensibile ponderazione [eine nachvollziehbare Abwägung] degli obiettivi di politica monetaria con gli effetti collaterali di politica economica, del programma di acquisto di obbligazioni PSPP.
Domanda: Lei, con lettera del 23 luglio, aveva dato al ministro delle finanze Olaf Scholz e al presidente del Bundestag Wolfgang Schäuble una scadenza al 31 luglio, per ottenere accesso a questi tre documenti segreti. Finora non c'è alcuna reazione. Lei che fa, se la scadenza di venerdì trascorre senza risultati e lei, in quanto parte attrice parzialmente vincitrice a Karlsruhe, rimane senza una completa base [documentale] di giudizio?
Murswiek: Io spero, che la reazione ancora arrivi. Se essa non viene, io debbo ovviamente far intervenire la Corte costituzionale federale.
Domanda: Lei, con lettera del 24 luglio, ha già informato il giudice costituzionale Peter Huber, in quanto giudice relatore che, secondo i cinque documenti che lei ha finora visto, il test di proporzionalità preteso dalla Corte costituzionale federale, per lei è evidente. Quali opzioni legali lei ha, da un lato, per ottenere il diritto di ispezione per i tre documenti rimanenti e, dall'altro, per convincere la Corte costituzionale federale ad attivare una valutazione di contenuto della licenza [concessa a Bce da] governo e parlamento?
Murswiek: Vi sono due passi, che possiamo compiere. Il primo passo, sarebbe puramente procedurale. Come prima misura, certamente io presenterei alla Corte costituzionale federale l’istanza per una ordinanza, che il governo federale mi conceda accesso a tali documenti segreti. Se avrò tale accesso, esaminerò a fondo i documenti.
Se io poi, anche dai restanti documenti che non mi sono ancora noti, dovessi trarre la conclusione, che proprio non è evidente alcun sostanziale test di proporzionalità, allora verrebbe il passo successivo e decisivo. Allora chiederemmo alla Corte costituzionale federale un cosiddetto provvedimento esecutivo [Vollstreckungsanordnung], perché noi come attore saremmo [in tal caso] dell’opinione che i requisiti della Corte costituzionale non siano stati soddisfatti. Con questo provvedimento esecutivo, la Corte costituzionale federale dovrebbe proibire a Bundesbank, dal 6 agosto, di partecipare agli acquisti di titoli di stato del programma PSPP nel contesto Bce.
Domanda: Non le pare inverosimile, che i giudici costituzionali abbiano il coraggio di opporsi ancora una volta – e specialmente dopo questa licenza [concessa a Bce] dal Bundestag?
Murswiek: Così sarebbe una valutazione politica. Ovviamente, la Corte costituzionale federale, prima di prendere una simile decisione, avrà davanti agli occhi gli effetti che provocherebbe sulla politica economica e monetaria. Un simile provvedimento esecutivo, ovviamente provocherebbe un enorme scalpore a livello europeo …
Domadna: … e farebbe tremare i mercati finanziari, aumentare il premio per il rischio dei titoli di stato italiani, nonché cadere l'area dell'euro nelle turbolenze.
Murswiek: Di fronte a ciò, i giudici potrebbero indietreggiare.
Ma queste sono considerazioni, che non dovrebbero svolgere alcun ruolo nell'applicazione della legge. Altrimenti gli isterici sui mercati e gli imprenditori della paura sulla stampa, avrebbero nelle proprie mani [il potere] di silurare il rispetto della legge.
Ma, soprattutto, si deve comprendere, che questo divieto per Bundesbank alla partecipazione [al PSPP] [Beteiligungsverbot], sta già dentro la sentenza del 5 maggio. Esso [il divieto] è soggetto unicamente alla condizione sospensiva che, entro il 5 agosto, Bce non abbia fornito alcuna prova di un test di proporzionalità. Pertanto, la Corte costituzionale federale deve, anzitutto, attenersi alla propria sentenza. In quella sentenza, essa [la Corte] ha in modo abbastanza preciso affermato, che aspetto strutturale abbia un test di proporzionalità. Bce dovrebbe, in primo luogo, dare un nome agli obiettivi di politica monetaria ed alle ripercussioni di politica economica, in secondo luogo soppesarli e, in terzo luogo, ponderarli l’uno contro l’altro.
Se si esaminano i documenti di BCE già resi accessibili, allora v’è anzitutto un documento centrale, cioè il verbale di sintesi della riunione di politica monetaria del 3 e 4 giugno di quest'anno. Ad esso, principalmente, si riferiscono sia il governo federale che il Bundestag. Certo, in tale documento, vengono affrontati i temi che la Corte costituzionale federale fissa, ma nella cornice di una discussione. Non si può parlare di una quantificazione o, tanto meno, di una ponderazione. Non esiste, né una valutazione quantitativa dei vantaggi, né degli svantaggi. Poiché manca qualsiasi quantificazione o almeno un'indicazione approssimativa dell'ordine di grandezza, non vi può essere assolutamente alcuna ponderazione.
Pure dai documenti aggiuntivi [cioè quelli forniti da Bce], ciò [la esistenza di un sostanziale test di proporzionalità] non è evidente.
Domanda: È circostanza già curiosa che, per un programma di acquisto di obbligazioni iniziato il 9 marzo 2015, debba ora servire come prova di un serio test di proporzionalità, una riunione del Consiglio direttivo del giugno 2020, nella quale si trattava principalmente dell'attuale programma PEPP nella crisi del coronavirus. Sembra una partita a carte truccate, tra Bce, governo federale e Bundestag, al fine di in seguito formalmente soddisfare una Corte costituzionale federale “dalle vedute ristrette”.
Murswiek: In modo del tutto evidente, nella sessione ordinaria del 3 e 4 giugno il Consiglio direttivo di Bce ha meramente ripreso la decisione della Corte costituzionale federale sugli acquisti di obbligazioni, per discutere sulla proporzionalità degli acquisti [di obbligazioni] (che vanno avanti da più di cinque anni), al fine di dimostrare di aver affrontato questo argomento.
Il documento centrale [il verbale di quella riunione], tuttavia, contiene solo la resa delle opinioni dei membri del Consiglio direttivo di Bce su temi, che la Corte costituzionale federale aveva sollecitato – per esempio gli effetti degli acquisti di titoli di Stato sulle banche o i bilanci familiari. Non si può in alcun modo parlare, al contrario, di una comprensibile ponderazione, la quale presuppone una quantificazione.
Epperò, esattamente su ciò si concentra la Corte costituzionale federale, nella propria decisione del 5 maggio. I giudici hanno espressamente dichiarato, che non è sufficiente formulare semplici affermazioni, le quali non siano verificabili in sede giudiziaria.
Ma proprio una tale valutazione numerica sostanziale, in questo documento centrale, manca. Non viene citata alcuna analisi, che sia la base per decisioni di così vasta portata. Tutto ciò che è necessario per la comprensibilità [Nachvollziehbarkeit], è semplicemente mancante.
Domanda: Sì ha l'impressione che il Bundestag e il governo federale prendano la Corte costituzionale federale per niente sul serio. Il 2 luglio, un'enorme maggioranza del Bundestag si è acriticamente schierata a favore di Bce.
Murswiek: Vorrei richiamare alla memoria che, nella propria sentenza del 5 maggio, la Corte costituzionale federale ha statuito che il governo federale e il Bundestag stavano agendo in modo incostituzionale, in quanto essi hanno omesso di controllare da vicino Bce di fronte al comportamento di quest’ultima contrario al Trattato, nonché di insistere per il rispetto del diritto. Noi dobbiamo prendere atto che, in tale materia, i nostri organi costituzionali (governo e parlamento) hanno agito in modo incostituzionale.
La Corte costituzionale federale, attraverso la sentenza, ha già deciso di imporre un rimedio, esigendo da BCE un test di proporzionalità ben fatto. Il governo federale pare aver almeno formalmente obbedito. Per lo meno, esso [il governo federale] afferma di aver condotto colloqui con Bce, i quali hanno portato a che Bce producesse i suddetti otto documenti.
Domanda: È vero che il Ministero federale delle finanze ha valutato positivamente questi documenti di BCE in un solo giorno e che ha trasmesso al Bundestag questo attestato positivo lo stesso giorno?
Murswiek: Il 26 giugno, i documenti di BCE sono arrivati al Ministero federale delle finanze. Lo stesso giorno, il ministro delle finanze federale Olaf Scholz, in una missiva al presidente del Bundestag Wolfgang Schäuble, ha comunicato che, a suo avviso, BCE aveva adempiuto a tutto ciò che la Corte costituzionale federale aveva preteso. Uno si immagina: lì vengono forniti da BCE documenti in una quantità di centinaia di pagine. E poi il Ministero federale delle finanze non ha bisogno nemmeno di una giornata lavorativa, per immediatamente segnalare al Bundestag che la sentenza è stata eseguita [ein positiv Vollzug].
Ciò ha per me del tutto l’aspetto, che un serio test non abbia assolutamente mai avuto luogo. Per un'analisi approfondita, si avrebbe sicuramente bisogno di parecchi giorni. Appare piuttosto che il Ministero federale delle finanze si sia accordato con BCE con una strizzata d’occhio: [“] presentaci semplicemente qualcosa, lo faremo in ogni caso approvare. Poi probabilmente la Corte costituzionale federale non oserà più opporsi di nuovo [”]. Io giudico scandaloso comportarsi con la Corte costituzionale federale in questo modo.
Per quanto posso valutare finora, ciò che Bce ha qui presentato con la benedizione del governo federale e del Bundestag, confina con la derisione della Corte costituzionale federale. Nessuna traccia di una seria quantificata ponderazione. I documenti presentati hanno assolutamente nulla a che fare con il comprensibile test di proporzionalità richiesto da Karlsruhe. Il governo federale annuisce in nemmeno un giorno.
Il Bundestag non è, però, migliore. Certo, esso ha impiegato un pochettino più di tempo, vale a dire quattro giorni. Ma in due di questi quattro giorni, i documenti tutti quanti giacevano nella stanza dei documenti segreti [in der Geheimschutzstelle] e, così, i parlamentari non potevano nemmeno portarli con sé nei propri uffici per un controllo approfondito. Essi [i parlamentari] non potevano nemmeno farne copie o scattare foto e, neppure, trascrivere ciò vi avevano letto. Il 29 giugno, la maggior parte dei documenti [5 documenti su 8] è stata quindi rilasciata in modo che, in due ulteriori giorni, i deputati potessero studiare in dettaglio almeno cinque degli otto documenti. La maggior parte dei documenti era disponibile per i parlamentari solo in lungua inglese, cosa della quale un parlamentare si è giustamente lamentato in una dichiarazione messa a verbale.
Infine, pure il Bundestag ha approvato la licenza per BCE, sebbene non si possa parlare di un comprensibile test di proporzionalità [presente] nei documenti. Solo quattro parlamentari hanno riconosciuto che le richieste della sentenza non erano state soddisfatte e lo hanno fatto mettere a verbale: Frank Schäffler, Christian Sauter, Alexander Müller (tutti FDP), così come Hans-Jürgen Thies (CDU). Certo, pure la AfD ha votato contro la risoluzione del Bundestag, ma la motivazione fornita dal suo oratore non riguarda il punto al quale giunge la Corte costituzionale federale.
Domanda: Il Bundestag, quanto tempo si è preso per questo dibattito?
Murswiek: La sessione plenaria del 2 luglio, nel penultimo giorno della sessione parlamentare prima della pausa estiva, ha concesso a questo tema, estremamente importante per la Germania, soli 30 minuti. Ogni gruppo parlamentare aveva a disposizione cinque minuti.
In un modo così, il Bundestag non può espletare la propria "responsabilità per l’integrazione" [Integrationsverantwortung], come la Corte costituzionale federale definisce il controllo parlamentare sulle decisioni della Ue. Secondo la quale [Corte], l’espletamento di tale "responsabilità per l’integrazione" è essenziale per la conservazione della democrazia. Se le istituzioni della Ue superano le proprie competenze, come Bce nel caso del PSPP, allora manca loro la necessaria legittimità democratica. È compito del Bundestag e del governo federale, agire con rigore acciocché ciò non accada e, in caso ciò accada, essi debbono agire immediatamente.
Entrambe [Bundestag e governo federale] nel controllare Bce hanno fallito e sono stati perciò condannati dalla Corte costituzionale federale. E ora di nuovo falliscono, in quanto si sono lasciati liquidare con documenti di Bce evidentemente inadatti.
Almeno così mi appare la cosa, senza conoscenza dei tre documenti segreti. Sarebbe bello se io, dopo una lettura di questi documenti, potessi dare una valutazione diversa.
Domanda: Molte grazie per il colloquio, signor Murswiek.

(traduzione di Musso)

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica di Paolo Desogus I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

Voto russo e ipocrisia occidentale di Fabrizio Verde Voto russo e ipocrisia occidentale

Voto russo e ipocrisia occidentale

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba di Geraldina Colotti Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese di Leonardo Sinigaglia Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Il ruolo dei media in Occidente di Giuseppe Giannini Il ruolo dei media in Occidente

Il ruolo dei media in Occidente

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia? di Paolo Arigotti Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

La colpa della sinistra liberista di Michele Blanco La colpa della sinistra liberista

La colpa della sinistra liberista

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti