Efficacia vaccini Pfizer-Moderna tra il 19-29%. Lo studio (ignorato) del Prof. Doshi sul British Medical Journal
Ma com’è che la stragrande maggioranza dei media mainstream continua a ignorare questa notizia? Dunque, Peter Doshi, professore presso l’University of Maryland - tra i più autorevoli ricercatori sui servizi sanitari farmaceutici - si è preso la briga di analizzare i dati sulla richiesta di approvazione da parte di Pfizer e Moderna presentati all’EMA e al Food and Drug Administration e ha scoperto che l’efficacia dei rispettivi vaccini (spacciata per il 90-95%) è in realtà del 19% e il 29% in quanto i trial sono stati condotti, con test PRC, su pazienti etichettati come “sospetti Covid”, “Covid asintomatici non confermati”. I risultati della sua ricerca sono stati pubblicati in un suo articolo sul British Medical Journal che non può certe essere additato come “negazionista”.
Una “notizia bomba” che avrebbe dovuto occupare la prima pagina dei giornali e i servizi TV.
Notizia, ovviamente, ignorata dai quasi tutti i media mainstream, con l’eccezione de Il Fatto quotidiano che, ovviamente, si lancia in un articolo che si direbbe finalizzato solo a diffamare Peter Doshi “colpevole” di avere “criticato i test PRC da mesi” i quali, invece, a detta de Il Fatto Quotidiano sarebbero universalmente considerati “altamente affidabili”. Opinione, a dir poco, strampalata.
E così, nel tripudio generale, va avanti la campagna vaccinale. Con vaccini che, a detta di innumerevoli ricercatori (e della stessa EMA), in attesa di risultati sulle conseguenze sui nascituri, non sarebbero consigliati a persone fertili. Ovviamente la prima persona ad essere vaccinata in Italia è stata una donna di 29 anni.