Evo Morales: «Il nostro omaggio a Gesù è servire il popolo boliviano»
Mentre il mondo cattolico celebra la Settimana Santa, il presidente di sinistra della Bolivia afferma che il modo migliore per onorare la fede è "servire il popolo".
Morales ha realizzato queste affermazioni nel dipartimento boliviano meridionale di Tarija, in un sito dove la compagnia di gas nazionalizzata del paese, YPFB, sta svolgendo dei lavori.
Su Twitter ha aggiunto Morales; "[Gesù] fu giustiziato come un innocente per difendere i poveri. Il nostro omaggio a Gesù è servire il popolo boliviano. Ecco perché lavoriamo in modo che le persone non siano schiave dello Stato, ma lo Stato sia al servizio del popolo".
Recordamos el sacrificio de Cristo, perseguido, condenado y ejecutado siendo inocente, por defender a los pobres. Nuestro homenaje a Jesús es servir a los bolivianos. Por eso trabajamos para que el pueblo no sea esclavo del Estado, sino que el Estado esté al servicio del pueblo.
— Evo Morales Ayma (@evoespueblo) 19 aprile 2019
Tuttavia, il presidente è comunemente conosciuto per non essere religioso. Quando Evo Morales è salito al potere, ha presieduto la separazione tra chiesa e Stato, dichiarando la Bolivia una nazione secolare e rimuovendo la simbolica bibbia presidenziale dal palazzo del governo.
Nonostante ciò, ha sempre cercato di evidenziare il legame tra cristianesimo e uguaglianza sociale. Quando Papa Francesco visitò la Bolivia nel 2015, il presidente Morales regalò al Papa un crocifisso a forma di falce e martello comunista. L'ornamento era una replica di un famoso crocifisso di proprietà del sacerdote radicale boliviano Luis Espinal, torturato e ucciso nel 1980 dalla dittatura militare.