Giappone: La vittoria di Abe e del Partito Liberal Democratico
La vittoria di Abe minaccia di imprimere una svolta nazionalista alla politica estera del Giappone
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Nelle elezioni anticipate per il rinnovo della Camera Bassa giapponese di domenica, il Partito Liberal Democratico (Jiminto) del futuro premier Shinzo Abe si è aggiudicato 294 seggi sui 480 a disposizione. Insieme ai 31 guadagnati dall'alleato di coalizione Nuovo Komeito, il Jiminto ha ottenuto i due terzi dei seggi necessari per scavalcare le decisioni della Camera Alta. Severa sconfitta per il partito democratico del premier Noda che vede dimezzata di un quinto la rappresentanza parlamentare, da 230 a 57 seggi.
Abe dovrebbe ricevere l’investitura del Parlamento il prossimo 26 dicembre e sarà il settimo premier in sei anni, a conferma della crescente instabilità politica che affligge il Giappone.
Commentando il risultato elettorale, Abe ha bollato come “fallimentare” la politica del governo democratico degli ultimi tre anni e ha indicato le linee guida della sua azione: economia, crescita e sicurezza nazionale.
In politica interna, obiettivo primario dichiarato da Abe sarà l'uscita dal periodo di deflazione. In politica estera, Abe ha promesso di rivitalizzare l'alleanza strategica con gli Stati Uniti, che ha subito un leggero raffreddamento sotto Noda, e di assumere un atteggiamento più duro nei confronti di Pechino sulla controversia delle isole Senkaku. Nella sua prima dichiarazione dopo la vittoria, Abe ha ribadito come le isole Senkaku siano territorio del Giappone e come non vi sia alcuno spazio per le trattative su questo punto.
La vittoria di Abe potrebbe segnare una svolta nazionalista nella politica del Giappone in un momento in cui la regione asiatica sta sperimentando un periodo di crescenti tensioni