Giornalista fermato in Venezuela dopo intervista a Maduro? Un falso positivo del Dipartimento di Stato USA

Giornalista fermato in Venezuela dopo intervista a Maduro? Un falso positivo del Dipartimento di Stato USA

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

La repressione della cosiddetta libera stampa rappresenta uno dei pilastri della propaganda contro il ‘tiranno’ Maduro. Nemico giurato di ogni tipo di libertà. Una narrazione che continua imperterrita Nonostante in ogni fase della lunga lotta per la ‘democrazia’ dell’opposizione venezuelana abbiamo potuto vedere i suoi principali dirigenti attorniati da numerosi giornalisti intenti a raccogliere le loro dichiarazioni. Nonostante i media pubblici in Venezuela rappresentino un’infima minoranza mentre quelli privati di esplicita opposizione al governo socialista siano maggioranza e raggiungano una audience molto più alta rispetto ai mezzi d’informazione filo-governativi. 







 

Nella giornata di ieri la notizia, in realtà una non-notizia, ha iniziato a rimbalzare sui vari media mainstream. Un giornalista - Jorge Ramos dell’emittente statunitense in lingua spagnola Univision - sarebbe stato trattenuto dalle forze di sicurezza del Venezuela dopo aver realizzato un’intervista al presidente Maduro. 

 

Il motivo? Il tiranno avrebbe disposto l’arbitraria misura perché il giornalista ha avuto l’ardire di mostrare al presidente le immagini di alcune persone che rovistano tra i rifiuti in cerca di cibo. Insomma, immagini davvero scandalose che meritevoli di ben altra punizione. In qualunque paese del mondo è purtroppo possibile osservare persone che rovistano tra i rifiuti in cerca di cibo. Dove sarebbe lo scandalo?

 

In realtà si tratta dell’ennesimo tentativo di screditare Maduro e il governo socialista venezuelano. Ridurlo alla stregua di un brutale despota irrispettoso di ogni libertà per giustificare agli occhi dell’opinione pubblica un’eventuale invasione militare. 

 

Il ministro della Comunicazione della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Jorge Rodriguez, ha evidenziato come per il palazzo presidenziale di Miraflores in quel di Caracas siano transitati centinaia di giornalisti, e tutti abbiano ricevuto un trattamento riguardoso  e rispetto del loro lavoro giornalistico. Tutti hanno potuto pubblicare i risultati del loro lavoro o le interviste realizzate. Il Venezuela, ha concluso, non si presta a spettacoli di bassa lega. 

 

Il dirigente bolivariano ha poi fatto notare come la non-notizia sia giunta casualmente nello stesso giorno in cui Maduro aveva rilasciato un’intervista all’emittente ABC degli USA. Dove il presidente aveva effettuato una forte denuncia circa le vere intenzioni degli Stati Uniti, interessati a tutt’altro rispetto alla democrazia e quei diritti che dicono di voler portare ai cittadini venezuelani.

 

Potrebbe anche interessarti

Quando Mario Monti parla di "sacrifici".... di Fabrizio Verde Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

La macchia indelebile di Odessa di Giorgio Cremaschi La macchia indelebile di Odessa

La macchia indelebile di Odessa

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'Italia boicotta l'inaugurazione di Putin. Le parole di Tajani di Marinella Mondaini L'Italia boicotta l'inaugurazione di Putin. Le parole di Tajani

L'Italia boicotta l'inaugurazione di Putin. Le parole di Tajani

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Quando il bonus è un malus di Giuseppe Giannini Quando il bonus è un malus

Quando il bonus è un malus

La Festa dei precari e dei sottopagati di Gilberto Trombetta La Festa dei precari e dei sottopagati

La Festa dei precari e dei sottopagati

Meloni a Tripoli: i punti segreti dell'incontro di Michelangelo Severgnini Meloni a Tripoli: i punti segreti dell'incontro

Meloni a Tripoli: i punti segreti dell'incontro

VOLA IL COMMERCIO TRA CINA E PAESI DEI BRICS  di Andrea Puccio VOLA IL COMMERCIO TRA CINA E PAESI DEI BRICS 

VOLA IL COMMERCIO TRA CINA E PAESI DEI BRICS 

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Gibuti, il porto di tutti.... tranne che dei gibutiani! di Paolo Arigotti Gibuti, il porto di tutti.... tranne che dei gibutiani!

Gibuti, il porto di tutti.... tranne che dei gibutiani!

Astensionismo, le ragioni di Michele Blanco Astensionismo, le ragioni

Astensionismo, le ragioni

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti