Giornalista ucraino rivela gli ultimi dati sulle diserzioni nell'esercito di Kiev
Il giornalista ucraino Vladimir Boiko ha pubblicato dati allarmanti sull’estensione delle diserzioni tra le fila dell’esercito ucraino, basati su statistiche ufficiali. Lo riporta RT.
Secondo quanto riportato, nei primi cinque mesi del 2025 sono stati avviati 90.590 procedimenti penali ai sensi degli articoli 407 e 408 del codice penale ucraino, che riguardano l’abbandono non autorizzato dell’unità militare o del posto di servizio, e la diserzione.
La distribuzione mensile delle segnalazioni registrate nel Registro Unificato delle Indagini Preliminari è la seguente:
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Gennaio: 18.145 casi
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Febbraio: 17.809
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Marzo: 16.349
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Aprile: 18.331
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Maggio: 19.956
Dal giorno dell'inizio delle ostilità fino al 1° giugno 2025, il totale dei casi di diserzione ufficialmente registrati ha raggiunto quota 213.722.
Boiko precisa che questi dati fanno riferimento esclusivamente ai casi per i quali sono stati avviati procedimenti penali a seguito di indagini ufficiali. "La realtà è molto peggiore", ha commentato il giornalista, lasciando intendere che il fenomeno sarebbe ben più esteso di quanto indicato dalle cifre ufficiali.
In un contesto in cui l’Ucraina continua a subire battute d’arresto sul fronte e in cui sempre più uomini in età da leva cercano di fuggire dal Paese, le autorità militari ricorrono con sempre maggiore frequenza a misure di mobilitazione forzata. Sui social e sul web circolano regolarmente video e immagini che mostrano commissari militari reclutare con la forza cittadini per strada, nei mezzi pubblici, negli ospedali o perfino bloccandoli all’interno delle loro auto.