Giornata storica per la geopolitica del mondo: la Cina sbarca a Gibuti

Giornata storica per la geopolitica del mondo: la Cina sbarca a Gibuti

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

PICCOLE NOTE 


Da ieri è ufficiale: la Cina ha una base navale a Gibuti. Così ne scrive Angelo Aquaro sulla Repubblica del 13 luglio: «Quando ieri, nel porto di Zhanjiang, nel Guangdong, il comandante dell’Esercito popolare di liberazione, Shen Jinlong, ha ordinato alle navi di salpare, davvero per il Dragone si è aperta una nuova pagina».

 

«Occhio ai numeri: 2500 soldati. Un pezzo di Cina che fa armi e bagagli e si trasferisce all’ingresso del Golfo di Aden, alle porte del Canale di Suez. A Pechino dicono che si tratti solo di una “base logistica” ma non bisogna studiare il cinese per poter tradurre nella lingua di tutti i giorni: è una base militare, la prima della sua storia all’estero».

 

Con questa base, la proiezione della Cina su scala globale si rafforza. Non solo un gigante economico, ma anche militare. Una forza che deve possedere non solo per mettere in sicurezza i suoi confini, ma anche per proteggere i suoi tanti interessi all’estero.

 

Anzitutto quelli legati al progetto One belt one road, ovvero la Nuova via della Seta, sul quale sta puntando tutte le sue chanches di sviluppo futuro.

 

Da questo punto di vista va notato che la Cina sta creando una flotta militare di tutto rispetto: non solo una portaerei fatta in casa, ma anche altri vascelli da utilizzare in conflitti oltremare.

 

Gibuti è un crocevia importante, non solo per la citata Via della Seta e per il tratto di mare sul quale insiste, nel quale transita tanta parte del commercio mondiale (e soprattutto via privilegiata delle risorse energetiche globali).

 

Se certo il contingente cinese serve a proteggere i mercantili cinesi dai pirati che infestano mare, la posta in gioco è ben più alta.

 

Si tratta, infatti, di porre una base a ridosso del Medio Oriente, angolo di mondo dal quale dipende tanto dei destini del globo e nel quale a quanto pare la Cina vuole iniziare ad avere una politica più attiva (basti vedere l’esercitazione navale congiunta Pechino-Teheran di cui abbiamo trattato in altra nota).

 

Ma la base insiste sul Continente africano, dove il Dragone ha da tempo avviato una politica commerciale più che aggressiva per ottenere materie prime realizzando, in cambio, infrastrutture. Commerci vitali per il suo sviluppo.
 

Giornata storica per la geopolitica mondiale, che avrà un peso più che decisivo per il futuro del mondo.

 

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La tigre di carta è nuda di Clara Statello La tigre di carta è nuda

La tigre di carta è nuda

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti