Gli Usa rubano il grano alla Siria e la Russia la compensa con quello della Crimea

2011
Gli Usa rubano il grano alla Siria e la Russia la compensa con quello della Crimea

 

La Siria ha aumentato significativamente le sue importazioni di grano dal porto di Sebastopoli sul Mar Nero, nella penisola ucraina di Crimea, secondo quanto riportato il 19 dicembre dal fornitore di dati finanziari Refinitiv, e rilanciato dall’agenzia Reuters.

Secondo Refinitiv, quest'anno il grano ricevuto dalla Siria dalla Crimea è aumentato di circa 17 volte, attestandosi a poco più di 500.000 tonnellate e rappresentando quasi un terzo delle importazioni totali del Paese levantino.

Poiché le sanzioni statunitensi imposte sia alla Russia che alla Siria hanno reso molto più difficile il commercio bilaterale e la cooperazione tra i due paesi, Mosca e Damasco hanno dovuto evitare le principali rotte marittime e hanno fatto ricorso all'uso delle proprie navi, comprese tre particolari navi siriane oggetto del Caesar Act.

Il Caesar Act, approvato nel 2019 dal Congresso, prende di mira la Siria con dure sanzioni e proibisce a stati, aziende e individui di fare affari con il governo di Damasco. A seguito della guerra in corso in Ucraina, anche la Russia è stata soggetta a pesanti sanzioni occidentali.

Secondo l'ambasciata di Kiev a Beirut, e presumibilmente sulla base delle informazioni dei proprietari di silos ucraini e dei dati satellitari, il grano che si dirige dalla Crimea alla Siria è stato rubato dalla Russia dalle aree che "occupa".

Poiché l'esportazione russa di grano in Siria è in corso, questa non è la prima volta che l'Ucraina accusa la Russia di aver rubato il suo grano durante il conflitto, un'accusa definita "falsa" dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov a maggio.

Alla fine di luglio, una nave siriana - la Laodicea - ha attraccato nella città portuale libanese di Tripoli trasportando quelle che secondo l'ambasciata ucraina a Beirut erano diverse migliaia di tonnellate di farina e orzo rubate dai negozi ucraini dalla Russia.

Nonostante ciò, l'ambasciata di Kiev non è riuscita a fornire prove del furto del grano e la nave è stata infine rilasciata all'inizio di agosto.

Nel 2014, Mosca ha annesso la penisola di Crimea dopo che un referendum pubblico ha votato in modo schiacciante a favore dell'adesione alla Russia. Due anni dopo, Damasco ha riconosciuto formalmente la Crimea come territorio russo e, nel giugno di quest'anno, ha riconosciuto formalmente le due Repubbliche del Donbass in solidarietà con l'operazione russa in Ucraina.

Mentre entrambi i paesi lottano per combattere le ramificazioni delle sanzioni occidentali, la Siria e la Russia dovrebbero continuare a rafforzare il commercio bilaterale, la cooperazione energetica e i legami economici.

Ultimo particolare, ma non per importanza, è il furto che ogni giorno subisce la Siria per il suo grano, oltre a quello del petrolio.

Per questo naturalmente, in occidente, nessuno grida allo scandalo.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

"I nuovi mostri" - Roger Waters "I nuovi mostri" - Roger Waters

"I nuovi mostri" - Roger Waters

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA di Fabrizio Verde Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina di Giuseppe Masala Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE   Una finestra aperta La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE

La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La sinistra, l'America, e l'Occidente di Giuseppe Giannini La sinistra, l'America, e l'Occidente

La sinistra, l'America, e l'Occidente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

L'orrore e' il capitalismo di Giorgio Cremaschi L'orrore e' il capitalismo

L'orrore e' il capitalismo

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti