Hezbollah: Israele pagherà un prezzo alto se responsabile dell'esplosione di Beirut

Il leader di Hezbollah ribadisce che Israele pagherà un "prezzo alto" se le indagini riveleranno il coinvolgimento di detto regime nelle esplosioni a Beirut

4438
Hezbollah: Israele pagherà un prezzo alto se responsabile dell'esplosione di Beirut

 
"Se si dimostra che Israele è dietro le esplosioni a Beirut, pagherà un prezzo alto", questo avvertimento è stato lanciato dal segretario generale del Movimento di resistenza islamica del Libano (Hezbollah), Hasan Nasrallah, oggi, in un discorso in occasione del 14° anniversario della vittoria nella guerra dei 33 giorni contro Israele.
 
Il Libano è devastato dopo le potenti esplosioni che hanno scosso l'area portuale di Beirut, la capitale libanese, il 4 agosto, provocando 158 morti e oltre 5mila feriti. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza e ha annunciato un'indagine per trovare i responsabili e assicurarli alla giustizia.
 
Nasrallah ha considerato due ipotesi sul disastro. La prima: l'esplosione è stata dovuta a un incidente e la seconda: è il risultato di un atto di sabotaggio. " Nel caso in cui le indagini colleghino Israele all'esplosione, allora tutto il popolo libanese deve rispondere", ha affermato.
 
Il leader di Hezbollah ha rifiutato l'apertura di un'indagine con esperti stranieri, soprattutto da parte di FBI, perché, a suo avviso, potrebbero lavorare per insabbiare la presunta partecipazione di Israele.
 
Sebbene le autorità israeliane neghino di essere coinvolte nelle esplosioni a Beirut, gli esperti hanno visto l'incidente come un'opportunità per il regime di occupazione di uscire indenne dalla "vendetta" che si aspettava da Hezbollah in un attacco aereo in Siria.
 
Nasrallah, tuttavia, ha sottolineato che le ritorsioni per l'assassinio dell'alto comandante per mano di Israele sono ancora incombenti. “Siamo determinati a rispondere a questo attacco. L'obiettivo della risposta è stabilire le regole di ingaggio e deve essere presa in modo razionale e misurato ”, ha aggiunto.
 
Il leader di Hezbollah ha anche fatto riferimento alla grave situazione politica in Libano dopo la tragedia, sottolineando che alcuni poteri politici cercano di "rovesciare lo stato libanese per interessi personali e stranieri".
 
Ha anche accennato alle recenti dimissioni del primo ministro libanese, Hasan Diab, insistendo sulla necessità di formare un “nuovo governo di unità nazionale”, basato sul sostegno di “tutte le fazioni politiche e il Parlamento”.
 
Secondo Nasrallah, la situazione attuale “è molto più simile” a quella del Libano dopo la cattura dell'allora primo ministro Saad al-Hariri da parte dell'Arabia Saudita, evidenziando che alcuni attori cercano di attuare lo stesso scenario per minare la stabilità del Paese.
 
“Proprio come ci siamo opposti alle dimissioni di Hariri in queste circostanze, ci opponiamo anche alle dimissioni di Hasan Diab in questo momento. Il piano per rovesciare il governo mira a portare il Libano in una guerra civile ”, ha avvertito.
 
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA di Fabrizio Verde Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

La Geoeconomia di Prevost di Giuseppe Masala La Geoeconomia di Prevost

La Geoeconomia di Prevost

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti