Hezbollah nega il ritiro delle sue truppe dalla Siria

Hezbollah ha smentito le notizie sul ritiro delle proprie forze militari dalla Siria, in parallelo con la decisione russa di ritirare la maggior parte del suo contingente militare dal paese arabo.

2500
Hezbollah nega il ritiro delle sue truppe dalla Siria

«Queste sono voci che non hanno niente a che fare con la realtà, fanno parte di una guerra psicologica, come al solito perdente», ha assicurato Hezbollah, in comunicato diffuso anche sul sito web della Tv del movimento di resistenza libanese, Al Manar.
 
«Notizie di agenzie e media arabi hanno lavorato con i gruppi terroristici per diffondere queste voci», si legge.
 
«Hezbollah ha ritirato centinaia di combattenti in Siria.., quelli di ritorno dalla Siria stanno per tornare alle loro città in Libano», ha scritto il sito di informazione, "Janoubia" guidato da un giornalista libanese filo-USA e finanziato dall'agenzia statunitense USAID.
 
«Avvertiamo i media a non cadere in questo tipo di trappola che ha lo scopo di diffondere menzogne ​​e dicerie», si avverte nella dichiarazione di Hezbollah. «L'ultima parola su ciò che sta accadendo spetta al campo di battaglia, dove l'esercito siriano realizza progressi giorno dopo giorno, isolando i terroristi, un segno della confusione all'interno dei paesi che li sostengono», conclude la nota del movimento di resistenza libanese.
 
In un'intervista al quotidiano del Qatar, Al-Quds Al-Arabi, il responsabile mediatico di Hezbollah, Mohammad Afif, ha respinto qualsiasi ipotesi di graduale ritiro delle forze della resistenza libanese dalla Siria ed ha precisato: «I combattenti di Hezbollah partecipano ai violenti scontri in corso contro il gruppo terroristico, ISIS, (Daesh in arabo) nella antica città di Tadmor (Palmira, ndr)».

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina di Giuseppe Masala Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin di Francesco Santoianni La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il "cessate il fuoco" è nudo di Paolo Desogus Il "cessate il fuoco" è nudo

Il "cessate il fuoco" è nudo

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La sinistra, l'America, e l'Occidente di Giuseppe Giannini La sinistra, l'America, e l'Occidente

La sinistra, l'America, e l'Occidente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

In Italia è fortunato solo chi ha redditi elevati di Michele Blanco In Italia è fortunato solo chi ha redditi elevati

In Italia è fortunato solo chi ha redditi elevati

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

L'orrore e' il capitalismo di Giorgio Cremaschi L'orrore e' il capitalismo

L'orrore e' il capitalismo

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti