Il Ministro della Difesa inglese ha appena annunciato al Telegraph l'escalation del conflitto

11445
Il Ministro della Difesa inglese ha appena annunciato al Telegraph l'escalation del conflitto

In un'intervista rilasciata oggi al Telegraph, il neo ministro della Difesa inglese, Grant Shapps, ha annunciato quello che potrebbe essere il preludio per la temuta escalation del conflitto in Ucraina. Nel promettere formalmente un aumento del sostegno di Londra a Volodymyr Zelenskyj, Shapps ha annunciato che "il Regno Unito incrementerà l’addestramento dei soldati ucraini e l'invio di armi" in loco, ma che potrebbe spingersi addirittura ad aiutare a proteggere le navi commerciali che trasportano il grano.

Entrambe le mosse segnerebbero una significativa escalation nel coinvolgimento del Regno Unito (e quindi della NATO) nel conflitto, ammette il giornalista del Telegraph. Nella sua prima intervista ad un giornale come Segretario alla Difesa, Shapps ha dichiarato come sia favorevole ad aumentare la spesa per la difesa al 3% del PIL e ha rivelato come la Gran Bretagna stia cercando "modi" per aiutare l’Ucraina a “prepararsi” all’adesione alla NATO.
 
Fino ad oggi i membri della NATO hanno evitato di svolgere programmi di formazione diretta in Ucraina, a causa del rischio che il personale venga coinvolto in combattimenti frontali con la Russia che determinerebbero una esclation senza controllo del conflitto. L’anno scorso, ricorda il Telegrapha, Mosca ha colpito una base che ospitava combattenti stranieri con circa 30 missili.

Tuttavia, "a seguito di un briefing con il generale Sir Patrick Sanders", capo di stato maggiore generale, Shapps ha dichiarato al Telegraph: “Oggi stavo parlando di portare l’addestramento più vicino e effettivamente anche in Ucraina”. E ha aggiunto: "Soprattutto nell'ovest del paese, penso che ora l'opportunità sia quella di portare più cose 'nel paese', e non solo formazione, ma stiamo anche vedendo con BAE [l'azienda di difesa britannica], per esempio, di trasferire la produzione nel paese." E ancora: “Sono ansioso di vedere anche altre aziende britanniche fare la loro parte facendo la stessa cosa. Quindi penso che ci sarà una decisione per ottenere più formazione e produzione nel paese”.

Dopo aver assicurato mercoledì a Zelenskyj che il Regno Unito “continuerà a stare fianco a fianco con l’Ucraina”, Shapps ha annunciato che la Gran Bretagna si sta preparando a svolgere un ruolo più attivo aiutando il Paese a difendersi le navi commerciali ucraine nel Mar Nero. Mosca ha già dichiarato che dichiara ogni interferenza del genere come casus belli. 

Sono parole irresponsabili di chi volutamente vuole spingere il suo paese (e la NATO) in un conflitto diretto contro una potenza nucleare come la Russia. Sono parole irresponsabili che ci coinvolgono direttamente come cittadini italiani, perché il nostro governo, come il precedente, ha scelto la via supina di accettazione passiva delle scelte dei nostri "alleati" che stanno aprendo la via a scenari apocalittici.

-------------------

AGGIORNAMENTO

In un'intervista "riparatoria", il premier inglese Sunuk ha dovuto smentire il suo nuovo ministro della difesa dichiarando alla nazione che non è previsto un dispiegamento di truppe e formatori. L'ex presidente russo Medvedev aveva commentato con l'epiteto di "idioti" coloro che continuano a giocare con la terza guerra mondiale.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali di Paolo Desogus Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali

Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga di Francesco Santoianni L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Russia, Africa e nuovo mondo multipolare di Marinella Mondaini Russia, Africa e nuovo mondo multipolare

Russia, Africa e nuovo mondo multipolare

L'imperialismo americano secondo Trump di Giuseppe Giannini L'imperialismo americano secondo Trump

L'imperialismo americano secondo Trump

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Assistenza e previdenza: cosa raccontano i dati di Gilberto Trombetta Assistenza e previdenza: cosa raccontano i dati

Assistenza e previdenza: cosa raccontano i dati

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

Un terzo mandato per Donald Trump? di Paolo Arigotti Un terzo mandato per Donald Trump?

Un terzo mandato per Donald Trump?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Il Governo taglia gli stipendi più bassi di Michele Blanco Il Governo taglia gli stipendi più bassi

Il Governo taglia gli stipendi più bassi

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti