Il miracolo Sheriff e la sovietica Transnistria
Per qualcuno questo sport è solo un gioco ma serate come questa dimostrano come il calcio travalichi l’aspetto meramente sportivo. Può capitare che un piccola squadra, lo Sheriff di Tiraspol, capitale della non riconosciuta Transnistria - ultimo Stato sovietico d’Europa - vada in casa del blasonato Real Madrid a vincere al Santiago Bernabeu.
Questo risultato arriva dopo una lunga cavalcata. Prima di accedere alla fase a gironi lo Sheriff ha eliminato nei turni preliminari il Teuta, l'Alaškert, la Stella Rossa e la Dinamo Zagabria.
A Tiraspol lo scenario è ancora quello sovietico. Quasi tutti i simboli della Transnistria sono presi in prestito dall'armamentario dell'URSS: falce e martello, stelle rosse, punte dorate, un inno in lingua russa, monumenti di Lenin e così via. Nonostante il fatto che solo 70 chilometri separino Chisinau e Tiraspol, le differenze sono chiaramente visibili. Mentre a Chisinau puoi vedere aziende occidentali e locali, nelle città della Transnistria si possono trovare principalmente aziende russe e transnistriane. Per le strade di Pridnestrovie, il russo è la lingua dominante, mentre in Moldova la lingua più utilizzata è il moldavo, un dialetto del rumeno secondo i linguisti, anche se alcuni sostengono che siano lingue diverse.
Tutto ha inizio proprio al momento dell’implosione dell’Unione Sovietica. E’ allora che l’ultimo Segretario del Soviet di Tiraspol, Igor Smirnov, guida la rivolta di chi ha deciso di non riconoscere la Repubblica Moldava nata dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica.
Adesso lo Sheriff non è solo una squadra di calcio, ma il simbolo della Transnistria e il suo principale orgoglio. La squadra più povera della Champions che vince in casa del Real Madrid. La più ricca e famosa.
Partendo dal risultato di una partita di calcio siamo passati a parlare di storia e geopolitica per poi ritornare infine al calcio. Non chiamatelo solo gioco, sarebbe riduttivo.