Il No di Merkel a Trump: l'asse "euro-atlantico" non esiste più
di Giuseppe Masala
Angela Merkel ha rifiutato l'invito di Trump a partecipare fisicamente al vertice del G7 di Washington che si terrà a giugno. La motivazione ufficiale è ovviamente la pandemia ma pare alquanto ovvio che si tratta di una scusa. In realtà la stessa Angela Merkel qualche giorno fa in un incontro a Bruxelles nel quale illustrava le linee politiche del prossimo semestre della Ue retto dalla Germania ha detto apertis verbis che i rapporti con gli Usa saranno "burrascosi".
Tutto questo con buona pace dei tanti rappresentanti politici italiani che sbandierano l'ancoraggio e la fedeltà all'asse "euroatlantico" dell'Italia. L'asse Euroatlantico non esiste più: o si è con gli Usa e la Gran Bretagna (che sta salutando la Ue) o si è con l'Eu. Le due sponde dell'atlantico sono rivali geostrategiche e gli interessi sono inconciliabili. Ho scritto tante volte di questa cosa.
E si devono rassegnare anche i fanatici euristi che a dispetto dell'evidenza continuano a parlare di ineluttabilità della moneta unica (a costo di qualsiasi sacrificio, ovviamente per gli altri). Le condizioni storiche, diplomatiche e politiche che stanno alla base della nascita della moneta unica non esistono più. E questo cambia completamente la partita. Difendere l'Euro significa sostenere un progetto di Europa dominato dalla Germania ma significa anche schierarsi contro gli anglosassoni che non vogliono la germanisierung dell'Europa. Bisogna farsene una ragione.