India: eseguito l'ultimo attentatore di Mumbai
Il pakistano Mohammed Kasab impiccato nel carcere di Yerwada a Pune
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Mohammed Kasab, il solo sopravvissuto tra i terroristi che nel novembre del 2008 ha tenuto Mumbai sotto assedio per tre giorni, è stato giustiziato mercoledì nel carcere indiano di Yerwada a Pune, la seconda citta' dello Stato occidentale del Maharashtra. “La sua esecuzione è un tributo dovuto alle vittime”, ha dichiarato R.R. Pauli, ministro dello stato Maharashtra ad AFP, aggiungendo che Kasab è stato seppellito nei pressi della prigione e non ha richiesto alcun ultimo desiderio.
Nel centro di Mumbai in molti sono scesi in piazza per festeggiare la morte per impiccagione di uno dei 10 artefici dell'assalto ad alcuni alberghi di lusso della città, un centro ebraico, un ospedale ed una stazione dei treni della città, che produsse nel 2008 166 vittime. Condannato a morte nel maggio 2010, lo scorso agosto la Corte Suprema di New Delhi ne aveva confermato la sentenza capitale. Poche ore prima dell'esecuzione il presidente della Federazione, Pranab Mukherjee, ne aveva respinto la domanda di grazia. La notizia ha sorpreso molti in India, paese che ha eseguito una sola condanna a morte negli ultimi 15 anni – un ex guardia di sicurezza nel 2004 per stupro ed omicidio di una ragaza di 14 anni.
Le autorita' locali hanno notificato l'avvenuta applicazione della pena al governo del Pakistan, e si sono dette disposte a riconsegnare la salma qualora fosse eventualmente richiesta, ma finora nessuno l'ha reclamata. L'India ha sempre accusato l'esercito del Pakistan di aver dato assistenza, finanziamento e supporto logistico all'organizzazione militante Lashkar e-Taiba, responsabile dell'attentato del 2008. Lahore ha ammesso che gli attacchi erano stati organizzati parzialmete sul suo territorio, ma ha negato ogni coinvolgimento ufficiale. Secondo Nuova Delhi, inoltre, il Pakistan non ha fatto abbastanza per le indagini sugli altri responsabili.
Kasab inizialemente si è dichiarato non colpevole al suo processo, ma aveva poi confessato di fronte a prove schiaccianti – tra cui un video in cui si vedeva filmato, insieme al complice Ismail Khan, che apriva il fuoco su una folla di poveri pendolari indifesi nella principale stazione ferroviaria della metropoli - presentate al processo. Il movimento dei talebani pachistani si è dichiarato 'scioccato' dall'esecuzione, oggi in India, di Ajmel Amir Kasab. ''Non c'e' dubbio che sia una notizia molto scioccante e una grande perdita il fatto che un musulmano sia stato impiccato sul suolo indiano'', ha detto alla Reuters il portavoce talebano Ihsanullah Ihsan.