Indovinate chi pagherà per le “nuove priorità” dell'Unione Europea

Indovinate chi pagherà per le “nuove priorità” dell'Unione Europea

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


di João Ferreira, parlamentare europeo del Partito Comunista Portoghese (GUE/NGL)

da avante.pt

Traduzione di Marx21.it


L'elaborazione del bilancio del dopo 2020 è ormai all'ordine del giorno e la discussione sulla proposta presentata dalla Commissione Europea all'inizio del mese mette in evidenza le numerose contraddizioni esistenti tra i paesi membri.


Apparentemente, fino ad oggi, solo la Germania non ha avanzato critiche alla proposta. A ciò non è estraneo il fatto che sia stato Gunther Oettinger, commissario tedesco, l' “artefice” del bilancio, come ha riconosciuto lo stesso Jean-Claude Juncker.


Oettinger, noto per avere difeso una sorta di umiliazione dei paesi della periferia, suggerendo che le bandiere del Portogallo e di altri paesi sanzionati dalla troika venissero esposte a mezz'asta nelle istituzioni dell'UE, sta impegnandosi nella difesa della sua proposta, usando un vecchio argomento: se la proposta è criticata da ogni parte per ragioni opposte, allora vuol dire che contiene qualche virtù ed è equilibrata.


Il tempo dirà quanto adeguato alla realtà si rivelerà il pragmatismo tedesco. Poichè la realtà ha già dimostrato come in altre occasioni, con relativa facilità, divergenze inscenate a beneficio delle “opinioni pubbliche” nazionali siano svaporate nel “possibile compromesso”, giustificato da tutti con gli innegabili guadagni negoziali che, si sostiene, avrebbero provocato l'affievolimento dei preannunciati contrasti.


Da Lisbona a Berlino, da Stoccolma a Budapest e da Vienna ad Atene è certo il consenso sulle “nuove priorità” dell'UE: devono essere finanziate la “difesa”, la “sicurezza” all'interno e oltre le frontiere, la propaganda in merito alla necessità di combattere il “populismo” e l' “innovazione”.


Il “Fondo Europeo di Difesa”, destinato a finanziare il complesso militare-industriale delle principali potenze, aumenterà 22 volte. L'agenzia dell'UE responsabile per il controllo di polizia delle frontiere (Frontex) potrà ricevere fino a 25 miliardi di euro di bilancio, più che raddoppiando il personale, che potrà raggiungere i 5.000 effettivi. I programmi di mobilità giovanile saranno rafforzati, coinvolgendo i più giovani e assolvendo così a un duplice scopo: mantenere i giovani al riparo dal virus del “populismo” (leggi: le critiche all'UE) e organizzare meglio e più tempestivamente i flussi della forza lavoro su scala europea, in accordo con le esigenze del capitale e le sue necessità di manodopera.


Moedas, il commissario portoghese, elevato a stella dell'euro-firmamento dai commentatori nazionali – “non è forse l'uomo che, in un contesto di penuria generale, è riuscito ad aumentare il budget per la scienza?!” - esulta per il rafforzamento del “suo” Programma Quadro di Ricerca, “Europa Horizon”. Cento miliardi di euro per la “sylicon valley” europea. Un programma generoso per le industrie di punta delle potenze europee (compresa quella delle multinazionali), meno per la scienza di paesi come il Portogallo, che tra il 2007 e il 2013 è stato contribuente netto del Programma, cioè ha pagato più di quello che ha ricevuto.


La fattura di queste “nuove priorità” sarà fondamentalmente pagata dai paesi “della coesione”. Gli stessi che già oggi sopportano gli effetti asimmetrici del mercato unico, delle politiche comuni e della moneta unica.


Juncker parla della necessità che le “vecchie politiche” lascino il posto a “nuovi obiettivi”. In fondo, è tutto vecchio. 

Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana di Paolo Desogus Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana

Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana

Il Primo Maggio e il mondo multipolare di Fabrizio Verde Il Primo Maggio e il mondo multipolare

Il Primo Maggio e il mondo multipolare

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

La macchia indelebile di Odessa di Giorgio Cremaschi La macchia indelebile di Odessa

La macchia indelebile di Odessa

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo! di Marinella Mondaini La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo!

La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo!

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Quando il bonus è un malus di Giuseppe Giannini Quando il bonus è un malus

Quando il bonus è un malus

La Festa dei precari e dei sottopagati di Gilberto Trombetta La Festa dei precari e dei sottopagati

La Festa dei precari e dei sottopagati

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda di Pasquale Cicalese Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024  di Andrea Puccio UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024 

UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024 

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti