Iran e AIEA riprenderanno la cooperazione dopo l'incontro del Cairo
L'Iran e l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) hanno concordato ufficialmente di riprendere la cooperazione il 9 settembre, in seguito alla sospensione dovuta alla guerra di Israele contro il paese persiano, sostenuta dagli Stati Uniti, e ai suoi attacchi contro gli impianti nucleari iraniani.
L'incontro tra il capo dell'AIEA Rafael Grossi e il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi è stato ospitato dall'Egitto.
"Oggi al Cairo ho concordato con il Ministro degli Esteri iraniano le modalità pratiche per riprendere le attività di ispezione in Iran. Questo è un passo importante nella giusta direzione", ha dichiarato Grossi su X.
Nel corso di una conferenza stampa tra Grossi, Araghchi e il suo omologo egiziano, il ministro degli Esteri iraniano ha affermato: "Questo sviluppo segna un passo importante nel dimostrare la buona volontà della Repubblica islamica e il suo impegno a risolvere tutte le questioni relative al suo programma nucleare pacifico attraverso la diplomazia e il dialogo".
"L'Iran è rimasto fermo nel difendere i suoi diritti inalienabili all'energia nucleare pacifica previsti dal Trattato di non proliferazione nucleare (TNP), anche mentre affrontava attacchi illegali e criminali da parte del regime israeliano e degli Stati Uniti, e ha dimostrato la sua disponibilità a impegnarsi in un dialogo significativo per l'attuazione dei suoi obblighi", ha aggiunto.
Gli attacchi degli Stati Uniti e di Israele contro la Repubblica islamica hanno “alterato radicalmente le condizioni in base alle quali l’Iran aveva collaborato con l’AIEA”.
Di conseguenza, dopo intensi colloqui svoltisi di recente tra l'Iran e l'AIEA, è stato raggiunto un "nuovo meccanismo", ha annuniciato Araghchi.
Diplomatici a condizione di anonimato citati dall'agenzia Reuters hanno precisato che "il diavolo si nasconde nei dettagli e né Grossi né Araghchi ne hanno fornito alcuno".
All'inizio di luglio, Teheran aveva formalmente sospeso la cooperazione con l'AIEA. I colloqui tra le due parti sono ripresi il mese successivo.
L'Iran ha sottolineato che non può "porre fine completamente" alla sua cooperazione con l'agenzia, ma ha ricordato che sarà necessario raggiungere "nuove condizioni".
Il governo iraniano aveva precedentemente accusato l'agenzia di aver trasmesso a Israele informazioni sensibili ottenute durante le ispezioni. Ha anche lamentato che l'agenzia ha aperto la strada alla guerra di Israele con il suo rapporto anti-Iran di maggio e con la sua risoluzione che accusava Teheran di non aver adempiuto agli obblighi nucleari, approvata appena un giorno prima dell'attacco di Tel Aviv.
L'accusa è stata anche di non aver condannato adeguatamente l'attacco ai siti nucleari.
Le autorità avevano addirittura segnalato la possibilità di azioni legali contro lo stesso Grossi, al quale è stato impedito l'ingresso nel Paese a fine giugno.