Iran e Russia avviano la prima fase della rotta alternativa al Canale di Suez
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Un treno merci russo con 39 container è arrivato ieri al valico di frontiera di Sarakhs (a nord-est dell'Iran), con l'obiettivo di transitare verso il porto meridionale di Bandar Abbas. Da lì proseguirà il suo viaggio verso il porto indiano di Nhava Sheva.
Questo primo treno segna l'inizio del transito attraverso il fianco orientale dell'International North-South Transport Corridor (INSTC), un'importante pietra miliare che secondo gli esperti porterebbe a un aumento significativo degli scambi tra i paesi della regione.
Secondo i media locali, il primo vicepresidente iraniano, Mohamad Mojber, insieme ai ministri delle autostrade e dello sviluppo urbano, del petrolio, delle industrie, delle miniere e del commercio e dell'agricoltura hanno partecipato, tramite videoconferenza, alla cerimonia dell'arrivo del primo carico russo in territorio iraniano.
Intervenendo a questa cerimonia, Mojber ha sottolineato la determinazione del governo iraniano ad espandere il commercio con i paesi vicini, soprattutto nel settore dei trasporti. "La capacità di transito del Paese è aumentata a 20 milioni di tonnellate e, pianificando e adottando misure adeguate, è possibile raggiungere il volume di scambio di 300 milioni di tonnellate", ha precisato.
Il carico russo contenente materiali da costruzione da consegnare a un cliente indiano ha iniziato il suo viaggio il 27 giugno e ha percorso 3.800 chilometri attraverso il Kazakistan e il Turkmenistan prima di raggiungere l'Iran. Le autorità iraniane stimano che il treno arriverà a Bandar Abbas dopo un viaggio di 65 ore, percorrendo un percorso di 1.600 chilometri all'interno del suolo iraniano.
Teheran e Mosca stanno collaborando anche nel settore marittimo per utilizzare il Mar Caspio per accorciare la rotta di transito tra Russia e India, i due membri alleati del gruppo BRICS, composto anche da Brasile, Cina e Sud Africa.
Il Corridoio Nord-Sud è costituito da tre sezioni di percorso, ovvero Est, Ovest e Medio. Teheran afferma che la rotta commerciale India-Iran-Russia può fungere da alternativa redditizia e a basso rischio al Canale di Suez.
Secondo le autorità iraniane, il suddetto corridoio - che collega Russia ed Est Europa con India e Cina attraverso l'Iran - può ridurre i tempi di trasporto (dall'India all'Europa) a 20 giorni e i costi del 30 per cento rispetto alla rotta tradizionale, attualmente in servizio.
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