Israele usa i ritardi nella restituzione dei corpi dei detenuti israeliani come pretesto per violare il cessate il fuoco.
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Come osserva la giornalista Nour Odeh, l'accordo non specificava una tempistica per la consegna, e Israele era già consapevole che poteva richiedere settimane o addirittura mesi per completarla, come d'altronde già specificato dalla Croce Rossa Internazionale
Le forze di occupazione israeliane hanno consegnato i corpi di 45 palestinesi al Comitato Internazionale della Croce Rossa. Secondo il Ministero della Salute palestinese, i corpi mostravano chiari segni di abusi brutali, tra cui tortura, mutilazione ed esecuzione sul campo. Molte vittime sono state trovate con le mani legate e gli occhi bendati.
????BREAKING: Israel is reportedly using delays in the return of Israeli detainees’ bodies as a pretext to violate the ceasefire.
— Gaza Notifications (@gazanotice) October 15, 2025
As journalist Nour Odeh points out, the agreement never set a specific timeline and Israel already knew the process could take weeks or even months. pic.twitter.com/IRsG2WabPQ
L'autopsia sul corpo di un ostaggio israeliano, secondo il comunicato dell'associazione israeliana familiari degli ostaggi, è stato ucciso dopo il 7 ottobre, in un bombardamento israeliano

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