La caduta del padrone della Colombia: Uribe condannato
Dopo anni di accuse e processi, la sentenza che potrebbe costargli fino a 8 anni di carcere
Per la prima volta nella storia della Colombia, un ex presidente è stato dichiarato colpevole in un processo penale. Álvaro Uribe, leader del Centro Democratico e figura chiave della destra colombiana, è stato condannato in primo grado per i reati di corruzione in atti processuali e frode processuale, rischiando una pena tra i quattro e gli otto anni di carcere, probabilmente da scontare agli arresti domiciliari. L’assoluzione per il reato di corruzione semplice non ha attenuato il colpo inferto alla sua immagine, già offuscata da anni di accuse legate al paramilitarismo.
La sentenza, emessa dalla giudice Sandra Heredia, si basa su prove schiaccianti: Uribe avrebbe tentato di corrompere l’ex paramilitare Juan Guillermo Monsalve per farlo ritrattare sulle dichiarazioni che lo legavano al 'Bloque Metro', un gruppo armato di estrema destra attivo negli anni ’90 nel dipartimento di Antioquia, dove Uribe fu governatore. Decisivo anche l’uso di un orologio-spia con cui Monsalve registrò gli incontri in carcere con l’avvocato Diego Cadena, vicino a Uribe, che avrebbe offerto denaro in cambio del silenzio.
?????????? #URGENTE — Imponen prisión domiciliaria a Álvaro Uribe en una decisión sin precedentes contra un expresidente colombiano; el fallo sacude el panorama político del país.#ÁlvaroUribe #colombia #mundo pic.twitter.com/NHilWCftYE
— Pedro René González h (@peregonba) July 29, 2025
La giudice ha definito Uribe "l’uomo più potente del Paese", evidenziando il rapporto di subordinazione con Cadena, descritto come un avvocato "con carenze intellettuali" e ansioso di scalare il potere. "Non è un processo contro la storia politica della Colombia, ma un atto di giustizia", ha sottolineato Heredia, respingendo ogni accusa di faziosità.
La condanna ha scatenato reazioni opposte. Il senatore Iván Cepeda, storico accusatore di Uribe, ha esortato al rispetto delle istituzioni: "Oggi riconosciamo alla giustizia il ruolo di garante della democrazia". Il presidente Gustavo Petro ha ribadito l’indipendenza della magistratura, respingendo le critiche del senatore USA Marco Rubio, che ha bollato il verdetto come "strumentalizzazione della giustizia". Petro ha parlato di "intromissione nella sovranità nazionale", mentre il ministero degli Esteri colombiano ha respinto ufficialmente le dichiarazioni di Rubio.
Una intromisión en asuntos judiciales de otro país, es una intromisión a la soberanía nacional.
— Gustavo Petro (@petrogustavo) July 29, 2025
El mundo debe respetar los jueces de Colombia, muchos y muchas han caído asesinado[a]s, por ayudar al mundo. https://t.co/vxhCdkVPB0
Intanto, la destra colombiana trema: Uribe, nonostante i processi aperti (tra cui il presunto coinvolgimento in massacri paramilitari), resta un simbolo, e la condanna potrebbe influenzare le elezioni del 2026. La procura ha chiesto 9 anni di carcere e una multa milionaria, ma la giudice ha già precisato che la pena sarà scontata agli arresti domiciliari.