La campagna contro Putin e i “debunker” dello staff della Boldrini: una doverosa precisazione
Il “debunker” David Puente, - già autore di un articolo (sul quale ci eravamo soffermati) secondo il quale il ragazzo decapitato in Siria dagli jihadisti era, in realtà un “soldato nano dell’esercito di Assad” – ha accusato l’Antidiplomatico (insieme a Contropiano.org e ad un altro sito) di avere subito ripubblicato, “copia e incollando (...) senza alcuna verifica”, un presunto articolo-fake del sito Sinistra.ch che per primo ha denunciato una ennesima campagna mediatica contro la Russia.
Campagna mediatica, così sintetizzata da questo titolo di Repubblica.
Con buona pace di David Puente che, contro di noi, discetta lungamente di deontologia giornalistica e di “mancato fact checking”, e azzeccagarbugliando con termini quali “depenalizzazione”, “legalizzazione”, “aggressioni in famiglia”...., non crediamo sia un caso se questa bufala e, quindi, la forsennata campagna mediatica che impazza su tutte le TV e su tutti i media mainstream – tra l’altro, condita da falsità, dalle struggenti proteste di Amnesty International, da considerazioni quali “per le donne è invece un incoraggiamento ai tiranni in casa” e da fantasiosi dati sul femminicidio in Russia – sia stata bevuta da milioni di italiani come l’ennesima “prova” dell’esistenza di un altro stato canaglia da combattere prima che sia troppo tardi.
E proprio per contrastare questa pericolosa bufala l’Antidiplomatico, il giorno dopo aver ripubblicato l’articolo di Sinistra.ch (che, con buona pace di David Puente, non è stato affatto “cancellato” ma verosimilmente è stato ieri impossibile raggiungere per via dell’impennata di visitatori), ha pubblicato un suo articolo che meglio chiarisce i termini della proposta di legge votata dalla Duma.
Speriamo, così, di aver fatto il nostro dovere di informare correttamente su un regime sanzionatorio non certo dissimile da quello di tanti paesi occidentali, compreso l’Italia dove fa giurisprudenza la recente sentenza (Tribunale, Ivrea, sez. penale, sentenza 03/06/2016 n° 714), secondo la quale i maltrattamenti considerati lievi e non protratti nel tempo non sono penalmente rilevanti; un provvedimento che – tranne gli addetti ai lavori – non ha suscitato, praticamente, nessun interesse sui media. Né, tantomeno, gli odierni fiumi di indignazione che ora sfociano nel ridicolo.
Un’ultima considerazione. Questa nostra precisazione sulle fantasiose accuse di uno dei tanti sedicenti “debunker” non avrebbe avuto alcuna rilevanza se David Puente non fosse stato arruolato da Laura Boldrini per la sua crociata contro le bufale. Una campagna maccartista che, appena ieri, ha fatto la sua prima vittima (il sito Byoblu, al quale rinnoviamo la nostra solidarietà) e che rischia di zittire tutti coloro che sulla Rete non vogliono essere i megafoni del regime. Temiamo quindi che questa iniziativa contro l’Antiplomatico (e Contropiano.org) condotta da parte dello staff della Boldrini possa essere un ulteriore passo verso la chiusura di un altro sito e, in prospettiva, della libertà di stampa in Italia.
Speriamo di sbagliarci.
Comunque, continuate a seguirci.
Redazione de L’Antidiplomatico